Villa Cangemi acquistata dai privati «Persa un'altra occasione»
Per il Comune di Capo d'Orlando svanisce il vecchio sogno di acquisire l'antica Villa Cangemi e farla diventare punto di riferimento dell'arte e della cultura della città. Il vecchio caseggiato, da anni in rovina, sarebbe stato acquistato da privati, così come rende noto con un comunicato stampa Legambiente Nebrodi, che punta l'indice contro le varie Amministrazioni comunali che si sono succedute a Palazzo Europa in questi ultimi anni, incapaci a loro dire di acquistare il fabbricato. «La notizia secondo cui Villa Cangemi è stata acquistata da un privato segna un punto a sfavore degli Amministratori dell'ultimo decennio che si sono lasciati sfuggire l'occasione di acquistare lo storico fabbricato, riconosciuto come bene da tutelare dalla Sovrintendenza dei Beni culturali di Messina, e zona A del vigente Prg» si legge nel comunicato stampa di Legambiente che poi continua dicendo: «Villa Cangemi rappresenta una importante testimonianza essendo rimasto uno degli ultimi fabbricati di pregio costruito nella prima metà del XIX secolo, agli albori di Capo d'Orlando. Negli anni settanta la speculazione edilizia non ha esitato un istante a demolire le altre emergenze di interesse storico architettonico che sorgevano a Capo d'Orlando, come ad esempio le Ville Merendino, quella in via Nino Mancari e quella di via Tripoli. Per anni si è discusso sulla necessità di acquisire al patrimonio della collettività Villa Cangemi, di restaurarla e magari di destinarla a Museo o comunque a contenitore culturale. Questa occasione si è lasciata sfuggire. «Adesso, occorre vigilare affinché non vengano arrecati ulteriori danni al fabbricato, oltre a quelli già provocati dall'incuria e dall'abbandono, che siano rispettate tutte le prescrizioni previste dalla normativa per lavori di restauro di beni di valore storico culturale. Per questo invitiamo le Autorità preposte, Sovrintendenza ai Beni culturali e Amministrazione comunale, ad adoperarsi per scongiurare che anche una delle ultime ville storiche della nostra cittadina faccia la fine delle altre, sacrificate sull'altare della speculazione edilizia».
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