L'ex scalo delle Fs rimarrà ancora parcheggio pubblico Almeno per altri 2 anni.
L'ex scalo ferroviario di Capo d'Orlando rimarrà ancora parcheggio pubblico municipale e così il pericolo che l'area, vicinissima all'isola pedonale del Centro cittadino, ritorni ad esclusivo uso delle Ferrovie Spa, è stato evitato. Il pericolo che il sistema viario della città paladina perdesse uno dei pochi parcheggi del Centro era veramente molto realistico dopo che le Ferrovie Spa avevano chiesto all'amministrazione comunale di Capo d'Orlando la rescissione del contratto d'affitto. Il primo cittadino Enzo Sindoni è però riuscito in extremis ad evitare lo smantellamento del parcheggio dopo aver concordato con i funzionari delle Ferrovie che i lavori per i quali necessiterebbe la restituzione dell'area, potranno essere effettuati lo stesso, anche in costanza del rapporto di fitto.
«Non dovrebbero esserci novità, rispetto alla mia comunicazione – ci dice Sindoni – per cui credo che il rapporto con le Ferrovie Spa sino al 2009, quando scadrà il contratto di affitto per l'ex scalo, non dovrebbe subire modifiche».
E a proposito di parcheggi, prende sempre più corpo l'ipotesi avanzata dal primo cittadino, di allocare nell'area della piazza Trifilò (ex Lo Sardo) un parcheggio modulare a più piani che possa ospitare circa trecento auto. Il nuovo Piano triennale delle opere pubbliche in fase di redazione da parte dell'esecutivo Sindoni ne ha già previsto l'allocazione nel triennio 2007-2009. L'ipotesi che si sta percorrendo per non aggravare il bilancio comunale con eventuali rate di mutuo è quello della costruzione e gestione a carico dei privati e così si pensa ad una gara per il rinnovo della gestione dei parcheggi in scadenza il 31 marzo prossimo che preveda proprio la costruzione anche del parcheggio modulare.
Il progetto prevede due piani fuori terra con possibilità di un ulteriore sopraelevazione. I posti auto sarebbero 108 a piano terra e 59 per ogni sopraelevazione. La collocazione dei 49 moduli fast park avverrebbe in meno di un mese e senza la costruzione di opere fisse.
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