Gli ambulanti non puliscono l'area del mercato dopo lo svolgimento della fiera settimanale ed il primo cittadino di Capo d'Orlando usa il pugno di ferro sospendendo per due settimane qualsiasi attività mercantile. Così per due giovedì (il giorno della settimana nella quale si svolge il mercato settimanale) e cioè il 15 ed il 22 febbraio, l'area di piazza Bontempo non ospiterà bancarelle e stand. «Il provvedimento è stato adottato a causa del ripetersi dei disagi dovuti alla mancata pulizia dell'area da parte degli ambulanti che svolgono l'attività» si legge nel comunicato stampa del primo cittadino Enzo Sindoni che continua dicendo: «Il regolamento, infatti, prevede che siano gli stessi ambulanti a rimuovere imballaggi e merce deperibile dalle aree a ridosso delle bancarelle e di lasciarli all'interno dei sacchetti che vengono messi a disposizione. La mancata osservanza dei basilari principi di igiene, comporta infatti un aumento delle spese di pulizia e raccolta dei rifiuti nell'area nonché un grave degrado per i cittadini». Il provvedimento verrà notificato la prossima settimana agli ambulanti. E se gli inconvenienti dovessero ancora continuare? «Se dopo le due settimane di fermo non si registrerà una inversione di tendenza – risponde il sindaco – l'Amministrazione comunale prenderà in considerazione ipotesi alternative anche al sito in cui settimanalmente si svolge il mercato». In poche parole dal comunicato non si evince, ma si potrebbe addirittura anche arrivare alla soppressione del mercato settimanale. La zona dove si svolge il mercato di Capo d'Orlando è una zona ad alta presenza demografica , sia per le abitazioni che lì sono allocate sia per la presenza di centinaia di studenti che frequentano il Liceo, ubicato proprio a pochi passi. Così il degrado ambientale rappresentato dall'immondizia organica e non , lasciata dagli ambulanti dopo ogni kermesse settimanale , rappresenta oltre che uno spettacolo indecente anche un pericolo igienico sanitario. I residui e gli scarti del mercato ortofrutticolo ed alimentare poi diventano preda ambita di cani, gatti e perché no anche di qualche topo
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