Un ponte telefonico tra Sicilia e Libano. Si può definire così l’iniziativa della scuola media di Naso, comune in provincia di Messina, che si è collegata telefonicamente con il portavoce del contingente militare italiano in missione in Libano, Capitano Tommaso Magistretti. Il collegamento è stato effettuato nel corso della conferenza “Libano: ieri ed oggi” tenuta dalla giornalista Clara Salpietro, che ha visitato il territorio libanese prima del conflitto incontrando ed intervistando Hezbollah, palestinesi, ministri dell’attuale governo, esperti di economia tra cui il presidente dell’associazione delle banche del Libano e soprattutto ha seguito l’attività del contingente militare italiano lì presente. L’incontro a Naso è stato aperto dal saluto del dirigente scolastico, Francesco Cappotto, che ha evidenziato come sia importante “conoscere la storia e le condizioni di vita di una popolazione che vive in un territorio dove ci sono conflitti a fuoco. Bisogna rivolgere grande attenzione – ha detto - verso chi è meno fortunato rispetto a noi”. Salpietro ha ripercorso la storia del Libano, le varie dominazioni che nei secoli si sono susseguite, la presenza della Francia e la conquista dell’indipendenza nel 1943. Ha spiegato come è nato lo Stato di Israele, come è scoppiata la guerra tra Libano ed israeliani, tra Libano e Siria, si è soffermata a parlare della presenza dei palestinesi nei campi profughi e del loro rapporto con libanesi, chi sono gli Hezbollah e cosa vogliono ottenere, il difficile rapporto tra le varie confessioni religiose e il rapporto tra l’Italia e il Libano. La giornalista ha poi illustrato l’attività che i militari italiani stanno svolgendo in Libano ed ha spiegato anche quali erano i compiti del nostro contingente prima dei bombardamenti di luglio dello scorso anno e quali quelli di oggi. “Voi avete il diritto di conoscere, di essere informarti su qualunque evento si verifichi sul territorio nazionale e in particolare all’estero – è stato il suo commento – io ho il dovere informarvi, di spiegare anche quali sono i compiti dei nostri militari impegnati in territori ed aree di conflitto o a rischio. Consideratemi come gli occhi di un potenziale lettore, occhi che sono andati in questi posti e dopo aver visto quella realtà sono tornati per raccontare”. Nel corso dell’incontro è stato realizzato il collegamento con il capitano Tommaso Magistretti, a capo della cellula Pubblica Informazione del contingente italiano in Libano, accolto con un lungo applauso da alunni e docenti visibilmente emozionati. L’Ufficiale ha risposto alle numerose domande degli alunni della Scuola Media, spiegando il lavoro dei nostri militari presenti in Libano, i compiti della cellula pubblica informazione, la differenza tra missione sotto egida Onu e sotto egida Nato e ha descritto com’è attualmente la situazione in Libano. Un saluto a nome della scuola è stato rivolto al Capitano dal Dirigente scolastico, che ha ringraziato i nostri militari per il lavoro che svolgono in missione. “Le siamo molto vicini – ha aggiunto il Dirigente – e la ringraziamo per questo collegamento che assume un significato enorme soprattutto per noi siciliani”. “Le sue parole ci fanno sentire vicina la nostra Italia, le nostre famiglie – ha detto Magistretti – e ci confermano che il nostro Paese è qui con noi”. “La nostra è una missione – ha affermato – che si svolge sotto l’egida delle Nazioni Unite, questa forza interinale della Nazioni Unite in Libano ha sede nella città Naqoura ed ha il compito di applicare la risoluzione 1701, cioè una decisione da parte dell’Onu di intervenire, anche con una forza militare, in questo Paese per ristabilire la pace. Noi siamo in supporto alle forze armate libanesi per la completa attuazione di questa risoluzione. In questo momento nella nostra area di responsabilità non ci sono problemi e nemmeno avvisaglie che la situazione possa tendere al peggio. Il nostro contingente non ha mai avuto problemi nello svolgimento della propria missione”. Alla domanda se c’è nostalgia della propria famiglia l’Ufficiale ha risposto: “Dopo tre mesi comincia a sentirsi la lontananza da casa, poi anche passare le feste di Natale e Capodanno lontani dalla famiglia un po’ pesa, però siamo consapevoli che il nostro impegno ed intervento hanno un significato e viene apprezzato soprattutto dalle autorità e popolazione locale. Nonostante il sacrificio di essere lontani per così tanto tempo dai nostri cari, sappiate che la nostra attività qui viene fatta con l’obiettivo di pace per quest’area e per tutto il Medioriente”. Al capitano Magistretti sono state rivolte domande dalle alunne Rosamaria Ferrarotto, Miriana Randazzo e Mariadriana, “portavoci” di tutta la scuola. “Capitano voglio dirle – ha affermato infine emozionata Rosamaria Ferrarotto – che noi siamo molto fieri di voi e le faccio gli auguri per la buona riuscita della sua missione”. “Ringrazio per questa manifestazione di affetto nei miei confronti e anche nei confronti di tutto il contingente. – è stata la risposta del Capitano – Auguro a tutti gli studenti un buon proseguimento degli studi”. “Capitano le diciamo grazie per le sue parole e il calore che riesce a trasmettere. - ha detto il Dirigente Cappotto nel saluto conclusivo - Le facciamo un mondo di auguri, tutta la comunità scolastica le rivolge un saluto, siamo orgogliosi di sapere che lei rappresenta in maniera dignitosa l’Italia in un Paese dove c’è bisogno di voi, della vostra competenza, del vostro lavoro e sensibilità”. “Grazie a lei e a tutti voi a nome mio, anche da parte del nostro comandante Generale Gerometta – sono state le parole del Capitano – e di tutto il contingente italiano”. “A tutti i nostri militari porti l’abbraccio della Scuola Media di Naso e quello mio personale”, ha detto la giornalista Clara Salpietro a fine telefonata, “Vi auguriamo buon lavoro e buon proseguimento di missione”. La conferenza si è conclusa con le domande che gli alunni hanno rivolto a Clara Salpietro in merito alla professione di giornalista, al percorso che l’ha portata a intraprendere le missioni in zone a rischio e alle difficoltà che incontra un giornalista che si trova in zona di guerra, da come muoversi a come fare informazione.
Clara Salpietro |