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Orlandina, Sindoni alza la voce - mercoledì 7 febbraio 2007 at 09:43
«Torniamo alla mentalità giusta» Il presidente non fa sconti: perse due gare alla nostra portata.

La settimana della riflessione. Lavorerà in chiave più psicologica che tecnica coach Giovanni Perdichizzi con i suoi uomini in questi giorni, in cui forzare i ritmi non serve visto che l'Orlandina riposerà: domani sera si aprono al "PalaMalaguti" di Casalecchio di Reno le Final Eight di Coppa Italia. Un appuntamento al quale Capo d'Orlando non puntava inizialmente ma che, alla fine, ha mancato avendo perso gli scontri diretti a parità di punti con Roma e Montegranaro.
Il presidente Enzo Sindoni non è il tipo che si abbatte: «In serie A, una categoria che rappresentava solo un sogno per la città sino a qualche anno fa, abbiamo giocato fino ad ora 52 partite vincendone 19, delle quali 10 sono state sufficienti per raggiungere la salvezza nel torneo passato e 9 sono servite per stabilizzarci, in questo momento, al decimo posto in quello attuale. Abbiamo perso a Reggio Emilia e in casa con Avellino due gare alla nostra portata e contro le attuali penultima e terzultima della classifica, e non abbiamo avuto il giusto atteggiamento. Per continuare nella nostra opera è necessario che tutti si riportino alla mentalità grintosa e aggressiva, sportivamente parlando, che abbiamo avuto nel girone di andata e a firmare delle belle imprese che resteranno nella storia della nostra società».
Un monito per il futuro, quello espresso dal presidente. La pausa, quindi, arriva salutare come non mai: Leo Busca da una decina di giorni soffre di una fastidiosa forma influenzale che lo ha costretto a giocare sotto antibiotici nelle due ultime gare, ma il suo grande cuore lo ha comunque inserito tra i (pochi) migliori biancazzurri domenica. Jayson Wells ha giocato con una caviglia in disordine e, in questi giorni, la società dovrebbe comunicare qualcosa su un possibile intervento medico per l'ala statunitense pare che abbisogni.
Ma il recupero morale, soprattutto, riguarda due elementi fondamentali per i giochi di coach Perdichizzi: Reggie Freeman e Herve Tourè. Più volte è stato sottolineato come Freeman fosse uno dei giocatori di maggior talento e classe visti a Capo d'Orlando, ma la sua incostanza e, probabilmente, un pizzico di presunzione hanno impedito all'ex Zalgiris di diventare una stella assoluta. L'involuzione di Tourè potrebbe invece essere determinata dalla delusione per non essere passato all'Armani Jeans Milano. Ieri si è scoperto che circa un mese fa, all'indomani del successo dell'Orlandina contro Udine, il trasferimento di Tourè alla corte di coach Djordjevic era fatto. Poi tutto è saltato e ora l'ex avellinese va recuperato, perché non può giocare ai livelli mediocri delle due ultime gare.
Intanto, Teramo ha ingaggiato ieri la forte ala-pivot Brandon Brown, ottimo nella stagione scorsa ad Avellino (15.2 punti, 8.4 rimbalzi), per sostituire l'infortunato LeRoy Hurd nella nuova front line di coach Massimo Bianchi con Jack Martinez, scambiato per Nolan con Scafati. Reggio Emilia ha ufficializzato il ritorno di Joey Beard, in prestito dalla Benetton Treviso.

Gazzetta del Sud

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