CANCELLATO UN ALTRO PEZZO DI MEMORIA DELLA CITTA’ PER FAR POSTO AD UN PARCHEGGIO MULTIPIANO. LEGAMBIENTE CHIEDE LA SOSPENSIONE DELLA DEMOLIZIONE DEI LAVORI E L’INTERVENTO DELLA SOPRINTENDENZA BB.CC.AA.
Con un provvedimento irrituale e sproporzionato, stati avviati i lavori per la completa trasformazione dello storico scalo merci di Capo d’Orlando, cominciando dalla demolizione dei manufatti esistenti. L’intervento è stato disposto a mezzo di Ordinanza Sindacale e, stando a notizie di stampa, preluderebbe all’installazione sull’area libera di un parcheggio multipiano. Attorno ai temi della tutela delle testimonianze materiali dell’ex scalo ed alla sua riqualificazione e rifunzionalizzazione erano state avanzate proposte progettuali ed idee su di una nuova utilizzazione, che così vengono a cadere senza alcuna valutazione di merito. Interventi come quelli in atto, che probabilmente incideranno sull’assetto della mobilità urbana, richiedono un’adeguata pianificazione capace di consentire una preventiva valutazione degli effetti. Sono problemi complessi che non posso essere affrontati con provvedimenti improvvisati tagliando fuori dal dibattito il Consiglio Comunale e la cittadinanza. Si ribadisce che il problema del traffico, così decisivo per la qualità della vita a Capo d’Orlando, deve essere urgentemente affrontato a partire da uno studio sui flussi e con l’obiettivo di ridurre drasticamente l’ingresso nel perimetro urbano. Cosa che l’installazione di una struttura multipiano invece favorisce. Non si può infine non sottolineare la responsabilità dell’amministrazione comunale rispetto alla perdita dei beni storici ed architettonici che raccontano la storia della città. Dopo la mancata acquisizione al patrimonio collettivo della storica Villa Cangemi, finita in mani private, è ora l’ex scalo merci ad essere cancellato, e con esso un’importante testimonianza delle origini della città attuale risalenti al rapporto tra produzioni agricole e Ferrovia. Preoccupa il pressappochismo dell’amministrazione comunale sui temi della conservazione dei beni storico-architettonici e sulla promozione di contenitori culturali, necessari a garantire quel minimo partecipazione attiva dei cittadini oltre l’effimero delle manifestazioni di piazza, e stupisce l’inerzia della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Messina incapace di tutelare adeguatamente il patrimonio storico e culturale della Provincia.
Capo d’Orlando, 21 febbraio 2007
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