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Orlandina, Perdichizzi campione di umiltà
- venerdì 2 marzo 2007 at 08:29
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«Guai a sottovalutare Teramo che vanta un grande organico»
Il giusto approccio. L'Orlandina sta lavorando con molta attenzione in vista della delicata gara di domenica contro Teramo senza cullarsi sugli allori dopo avere battuto la Virtus Bologna per non ripetere l'errore commesso con Avellino. Nei panni di "pompiere" lo ricorda Giovanni Perdichizzi. «In questo campionato – dice il coach dell'Upea – non ci sono partite facili, né in casa e né fuori. Teramo ha un grande organico, ha cambiato allenatore passando da Dalmonte a Massimo Bianchi, si è rinforzata sul mercato a stagione in corso e presenta un quintetto titolare di notevole qualità. La regia di Grundy, la classe di Woodward, il pericoloso e motivato tiratore Janicenoks, il nostro ex che conosciamo bene e, adesso, sotto le plance ha unito Martinez e Brown cambiandoli con Nolan e Hurd. Sia il dominicano che l'ex lungo di Avellino sono giocatori di grande essenzialità, che prendono rimbalzi e segnano molti punti. Ma anche dalla panchina Bianchi può attingere a elementi importanti come un altro ex come Bernard, Santarossa, lo storico capitano Lulli, il promettente Poeta». Quindi non cullarsi sul fatto che gli abruzzesi arriveranno a Capo d'Orlando con 6 punti meno di voi. «Sarebbe un errore. Non bisogna guardare a queste distanze in classifica ma, piuttosto, pensare che Teramo ha solo 14 punti ma un roster che gli può permettere di recuperare. Noi dovremo affrontare questa partita con grande attenzione e concentrazione». Il tecnico barcellonese, che ha il contratto già esteso e firmato per la prossima stagione a Capo d'Orlando, fa poi un passo indietro tornando ad analizzare la gara vinta con la Virtus Bologna. «È stata una grande impresa e, soprattutto, una grande risposta dal gruppo, di sacrificio, volontà, attaccamento alla maglia. Abbiamo giocato con 6-7 uomini, Freeman ha fatto lo spettatore con la febbre e ce l'abbiamo fatta davanti ai bianconeri che erano al completo e che, malgrado qualche risultato negativo, restano la vicecapolista del torneo, che hanno perso la finale di Coppa Italia e sono nei quarti di finale di Fiba Cup. Se noi adopereremo sempre questo spirito potremo fare tanta strada». Un piccolo sassolino dalla scarpa l'allenatore barcellonese se lo toglie. Domenica, prima della palla a due, i meravigliosi tifosi dei "White Blue Capo" hanno esposto lo striscione con la scritta "Crediamoci" che, però, è stato poco digerito sia dal tecnico che dal presidente Enzo Sindoni. «Ringrazio sempre di tutto – riprende Perdichizzi – i nostri tifosi, anche con la Virtus sono stati determinanti. Ma voglio dire loro che anche noi ci crediamo in quello che facciamo. Sono arrivato a Capo d'Orlando nell'estate 2004 rilevando una squadra che si era appena salvata in B1 ai playout e, grazie al lavoro della società, dei giocatori che si sono succeduti, degli staff tecnico e sanitario e degli stessi sostenitori, ci troviamo ad essere per il secondo anno il più piccolo centro d'Europa nelle massime leghe e vicini a centrare il terzo. Quindi questo va considerato insieme alle importanti vittorie che abbiamo conseguito in questa stagione, ottenute contro grandissime società ricche di storia, tradizione e con le bacheche piene di scudetti e coppe». Malgrado tutto l'obiettivo di Perdichizzi resta sempre uno: la salvezza. «Mancano 14 partite alla fine del campionato, abbiamo gli stessi punti che conquistammo un anno fa in tutto il torneo ma dobbiamo ancora vincere qualche partita prima di poterci definire tranquilli».
Gazzetta del Sud |
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