L'Istituto d'arte si prepara a traslocare entro 12 mesi in via Forno. Ultimi dettagli per la firma del contratto di locazione.
È nell'agenda settimanale della giunta provinciale il via libera all'Ufficio patrimonio per la firma del contratto di affitto (con opzione d'acquisto) di un complesso edilizio da destinare a sede definitiva dell'Istituto d'arte. La settimana scorsa gli uffici competenti hanno preparato gli allegati tecnici, facenti parte del contratto e propedeutici alla presa d'atto da parte dell'esecutivo. Il complesso edilizio, di proprietà della ditta Gaglio di Capo d'Orlando, è ubicato in via Forno ed è composto da più corpi di fabbrica per un totale di 3500 mq. Il contratto prevede anche l'opzione di acquisizione definitiva da parte di Palazzo dei Leoni. La ditta Gaglio, dal momento della firma del contratto, avrà dodici mesi di tempo per adeguare i fabbricati al progetto già preparato dall'ufficio tecnico provinciale e alle norme vigenti in campo di strutture pubbliche. Solo dopo tali adempimenti gli studenti dell'Istituto d'arte potranno trasferirsi nella nuova sede.
Sono stati gli ex assessori provinciali alla Pubblica istruzione, Vincenzo Spoto (dimessosi qualche settimana fa ) e Salvatore Librizzi, gli sponsor di Palazzo dei Leoni per la realizzazione di un plesso unico, magari di proprietà della Provincia, da destinare agli studenti dell'Isa che attualmente sono costretti a peregrinare tra plessi diversi e distanti tra loro anche parecchio. Secondo le proiezioni degli ultimi anni, l'Istituto dovrebbe raggiungere i cinquecento iscritti entro il 2010. Attualmente gli studenti sono 350 per complessive 15 classi mentre il numero dei docenti si aggira sulle 70 unità.
Così mentre è in via di risoluzione il problema strutturale, all'orizzonte se ne presenta un altro di non minore importanza e legato alla grande espansione dell'istituto che dalla sua costituzione, nel 1990, ha visto decuplicare gli alunni. È quello della funzionalità amministrativa, poiché la scuola attualmente è solo una sezione staccata dell'Isa di Milazzo e quindi priva della dirigenza e degli uffici amministrativi. Studenti e genitori sono rimasti delusi dall'ultima decisione degli organi politici della Provincia regionale di Messina che hanno rinviato per l'ennesima volta l'applicazione del piano di razionalizzazione delle scuole superiori, che secondo le previsioni avrebbe accorpato l'istituto paladino ad altra scuola superiore della città. In tal modo l'Isa avrebbe evitato i disagi di funzionamento e collegamento che l'attuale lontananza con la sede centrale di Milazzo (circa 70 km ) pone giornalmente. Oltretutto l'Isa di Milazzo si avvia a macro numeri visto che, oltre alla sede staccata di Capo d'Orlando, comprende a Milazzo una succursale, quella dell'Istituto professionale Antonello ed è in predicato di annoverare, già dal prossimo primo settembre, anche una nuova sezione staccata, quella di Spadafora, specializzata in "ceramica".
Con il trasferimento della scuola nel nuovo plesso di via Forno si libererebbero i due plessi attualmente occupati dagli studenti dell'Isa e cioè quello sul lungomare, di proprietà del Comune, che lo destinerebbe alla sua primaria destinazione e cioè Caserma dei vigili urbani, e quello di via Piave, di proprietà privata, il cui costo di affitto non peserebbe più sul bilancio di Palazzo dei Leoni.
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