Via l'amianto dalla rete idrica di Capo d'Orlando. Entro pochi mesi infatti saranno avviati i lavori di sostituzione delle vecchie tubature che portano il prezioso liquido dai pozzi di Masseria alle pompe dell'acquedotto della zona "Cottolengo" del Santuario. La gara d'appalto per la nuova rete idrica è stata vinta da una società romana che ha offerto su una base d'asta dei 950 mila euro un ribasso del 7.320%. Ma c'è voluto un sorteggio per assegnare alla società capitolina la gara poiché ben 91 imprese edili, specializzate in lavori sullerete idriche, avevano offerto lo stesso ribasso. Alla gara avevano partecipato ben 149 ditte italiane. Il nuovo impianto idrico sarò costruito in materiale atossico e garantito anche contro la corrosione marina. I lavori interesseranno le strade cittadine solo nella zona storica della città poiché nella periferia i tubi passeranno nei giardini o in terreni non urbanizzati. La sostituzione dei tubi infatti non interesserà la rete di distribuzione dell'acqua nelle abitazioni così come il tratto di tubazione che fa giungere in città l'acqua dalla sorgente di Favara del Comune di Torrenova che era stata già sostituita venti anni e che fornisce il 60% del fabbisogno cittadino. Con la nuova rete idrica , secondo i tecnici di Palazzo Europa, si otterrà un gran risparmio di acqua poiché attualmente almeno il 10% del prezioso liquido si perde lungo la conduttura a causa di micro falle dovute alla vetustà dell'impianto che risale agli inizi degli anni cinquanta. La nuova rete idrica prevede anche lungo il tracciato la costruzione di numerose stazioni di controllo così da evitare dispendiosi interventi di ricerca delle falle in caso di guasti. E a proposito di impianti idrici, dopo la fontana di Drago, nell'omonima contrada, assurgerà ai fasti di una volta anche la fontanella di piazza Matteotti, ora ubicata all'incrocio tra la via Crispi e la via Piave. Il progetto di riqualificazione del centro storico che comprende anche l'isola pedonale ha inglobato la fontanella che sarà ospitata da una piattaforma in pietra arenaria con disegni in armonia con il tessuto urbano circostante. Con la nuova condotta idrica, Capo d'Orlando completa il progetto di modernizzazione della propria rete che già da alcuni anni, con altri interventi di ottimizzazione delle proprie sorgive ( forniscono da sole il 40% del fabbisogno cittadino), aveva visto positivi risultati garantendo costantemente il prezioso liquido anche d'estate quando la popolazione si triplica per le massicce presenze turistiche. La gestione del servizio idrico della città, dall'adduzione alla distribuzione, dall'accertamento dei consumi alla riscossione delle bollette è completamento a carico della macchina comunale , tramite un ufficio proprio. Fu una vera battaglia giudiziaria , con tanto di carta bollata e persino ordinanze sindacali e sentenze del Tar, a decretare traumaticamente , alla fine degli anni 90 , il passaggio del servizio dall'Eas, che lo gestiva, al Comune paladino.
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