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Orlandina, playoff più lontani
- lunedì 26 marzo 2007 at 10:12
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Paladini in caduta libera e dominati nel secondo tempo. ora va messa al sicuro la salvezza. Le Pagelle.
Cade in basso, ma veramente in basso, l'Orlandina di coach Giovanni Perdichizzi, che sprofonda sotto le "bombe" di Scafati. Giocate di alta classe, spettacolo e concretezza fanno sprofondare nel baratro e nell'abisso più profondo i siciliani, che non riescono a mostrare il proprio gioco e trovano in Young un faro oscurato. Continua, dunque, la striscia negativa degli isolani che, dopo un inizio di stagione esaltante e veramente sensazionale, devono ricredersi sul proprio futuro e arrivare nel minor tempo possibile alla salvezza matematica. Scafati li raggiunge e si scrolla il gruppone di 22 punti che coinvolge anche Capo D'Orlando. Arrivando alla partita, inizia subito forte la Legea Scafati, che trova in un imperiale Szewczyk il suo fiore all'occhiello. Young è prontamente oscurato dalla difesa pressante e dai numerosi raddoppi ideati dallo staff tecnico scafatese e accanto a lui nessuno sembra emergere. Capo D'Orlando è frenata e si arresta davanti al turbo scafatese e, grazie ad un'amministrazione eccellente targata Anthony Carter e un Joel Salvi che fa da prolifico complice, il gioco è presto fatto. L'Orlandina si affida alle rapidi incursioni di Reggie Freeman, che semina il terrore nell'area scafatese. Torin Francis sotto le plance è un guerriero ed è veramente compito assai arduo fare a spallate con lui. Termina sul 20-17 la prima frazione di gioco. Rientrati in campo, ecco che il tutto cambia vistosamente. La musica ascoltata non è più la stessa e la sinfonia è notevolmente diversa. Ecco la chiave della gara: un gioco spumeggiante e "frizzantino", unito ad un Datome versione superstar, permettono agli scafatesi di volare in Paradiso e spedire giù all'Inferno i poco spigliati e pronti siciliani. Datome è inarrestabile, dalla linea dei 6.25 è una furia devastatrice e in soli 6' mette insieme 11 punti. Szewczyk è sempre sugli scudi ed è pronto a più riprese per aiutare la causa scafatese. Il punteggio si fa sempre più pesante per gli ospiti che minuto dopo minuto sprofondano sempre più giù. Capo D'Orlando è in caduta libera e Scafati può approfittarne. Si arriva sul 44-24 Scafati. L'intero "PalaMangano" si tramuta in una bolgia dantesca e sono proprio i troppi applausi dei supporters scafatesi a fare da preludio ad un clamoroso calo. Alla sirena della seconda frazione di gioco si arriva sul 44-31. Alla ripresa Scafati è ben altra cosa. Il parziale continua e il flop scafatese aumenta. Trascinati da Young e Freeman, gli uomini di coach Giovanni Perdichizzi arrivano fino al -2 prima che Scafati torni a svegliarsi e a mettere ancora in difficoltà i siciliani. Szewczyk continua a deliziare e a mandare Scafati avanti. Perdichizzi si imbufalisce e le prova veramente tutte pur di rimettere il tutto in carreggiata. Ma nulla sembra cambiare. La terza frazione di gioco termina sul punteggio di 64-51 con una tripla alla sirena di Rick Apodaca. Il quarto quarto è già garbage time. È tempo di ammirare numeri di alta classe e inchinarsi all'estro e alla bravura di questa squadra. Sul finire anche la gioia del parquet per i giovani Guadagnola e Caizza. Per quest'ultimo, anche la gioia immensa dei primi punti in lega A. Coach Perdichizzi deve quadrare tutto ciò che ruota attorno a sé e cambiare qualcosa in tavola per preparare al meglio le future gare. Perdichizzi 5 La sua squadra è sembrata svogliata e rinunciataria. Deve lavorare tanto perché c'è tanto da rimettere a posto.
Freeman 6,5 È lui, almeno all'inizio, a tenere testa agli spigliati scafatesi. Minuto dopo minuto cala così come la squadra.
Busca 5 Non produce nulla di utile e in cabina di regia è a tratti confusionario.
Toure 5,5 Ci prova per un po' prima di alzare bandiera bianca davanti alle triple e ai grandi numeri scafatesi.
Wells 6,5 Esce dalla panchina e produce qualcosina in più rispetto ai compagni di squadra. Comunque positivo.
Mokongo 5 Deludente è dir poco. Sprofonda insieme con la sua squadra.
Francis 6,5 All'inizio è lui a tener testa ai lunghi scafatesi, poi si arrende alla forza e alle qualità di Nolan e company.
Young 5 Doveva essere il fiore all'occhiello compagine di Perdichizzi e si rivela invece un'autentica delusione.
Rush 5,5 L'ex di Scafati non incide più di tanto, ma prova a limitare i danni.
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