domenica arriva la capolista montepaschi. L'Orlandina deve rinunciare allo statunitense Tamar Slay Il giocatore si è infortunato: la società a caccia di un altro straniero.
Al 99% Tamar Slay, appena ingaggiato dall'Orlandina, non arriverà nel campionato di Lega A e quindi a Capo d'Orlando. La notizia è cominciata a circolare ieri pomeriggio nei rituali ritrovi di frequentazione dei tifosi biancazzurri ed ha trovato conferma in serata anche se la società, in attesa dell'ufficializzazione, non ha ancora diramato un comunicato stampa in merito. Dopo i funerali di Salvatore Bontempo, suocero del direttore generale paladino Francesco Venza, scomparso due giorni fa e svoltisi ieri pomeriggio, dalla sede sociale di via Beppe Alfano il discorso è parso chiaro. Martedì, proprio nel giorno in cui da Capo d'Orlando è partita per gli Stati Uniti d'America la richiesta per poter avere il visto del giocatore nel più breve tempo possibile, Slay, nel corso di un allenamento, si è procurato un infortunio piuttosto serio alla spalla non di quelli gravi ma che certamente avrebbe richiesto alcune settimane di stop prima che la condizione fisica dell'atleta potesse tornare alla normalità. Ovviamente chi non può aspettare, a sette giornate dalla fine del campionato, è proprio l'Upea che aveva avuto il merito di individuare rapidamente in Slay il sostituto del tagliato Freeman. Oggi dovrebbe arrivare l'ufficializzazione dell'annullamento del contratto sino alla fine della stagione che era stato firmato e controfirmato dalle parti in causa via fax nella serata di lunedì. Quindi la società è già nuovamente sul mercato, senza demordere come è nello stile del presidente Enzo Sindoni in modo da trovare il ricambio di Freeman. Chiaramente, così andando le cose, si allungano sensibilmente anche i tempi affinché coach Giovanni Perdichizzi possa avere a disposizione il quarto elemento che, dall'1 aprile, manca nella casella degli extracomunitari. Il torneo incalza nel suo serrato finale e gli impegni ravvicinati dell'Orlandina (15 e 19 aprile in casa con Siena e Treviso, 22 a Milano, 25 al "Pala Fantozzi" con Montegranaro, 29 a Udine) non favoriscono la situazione considerato che, in primis, dovrà essere scelto daccapo il nome giusto e poi attendere la trafila burocratica per il visto, a meno che non si tratti di un americano che gioca in Europa senza questo ostacolo. Quindi, oltre che con la Montepaschi, anche con la Benetton probabilmente l'Upea dovrà arrangiarsi con il materiale attualmente a disposizione che, comunque, ha dato prova di efficienza e reazione sabato sera nella difficile gara di Napoli non vinta per un niente. La squadra prosegue gli allenamenti in assoluta tranquillità in attesa di affrontare Siena che arriva a Capo d'Orlando con l'aureola della capolista alla quale mancano tre vittorie sole per conseguire matematicamente la certezza di centrare il primo posto che gli permetterà di poter giocare in casa tutte le eventuali "belle" dei play-off. Contro la formidabile corazzata biancoverde, dall'ex McIntyre a Forte, da Sato a Kaukenas, da Eze a Baxter, l'Orlandina contrapporrà inizialmente lo "starting five" del momento che non può altri che essere quello formato da Mokongo, Young, Tourè, Wells e Francis anche se non si può escludere la doppia sorpresa di Busca e Rush rilanciati dall'inizio dopo la prova offerta a Napoli.
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