Multe fino a 50 euro a chi fa la doccia ai pedoni Tempi duri per le massaie Basta più panni e biancheria stesi a gocciolare dai balconi
Tempi dure per le massaie e le casalinghe di Capo d'Orlando. Da ieri è vietato esporre nei balconi, nelle terrazze ed alle finestre, biancheria, panni ed indumenti simili . Lo ha disposto un'ordinanza del primo cittadino Enzo Sindoni, che giustifica la misura con la necessità di tutelare l'incolumità dei cittadini, dell'ambiente e l'igiene pubblica. Nei mesi scorsi negli uffici di Palazzo Europa, infatti, sono arrivate innumerevoli segnalazioni circa il gocciolamento della biancheria appena stesa sulle teste dei passanti che in qualche caso hanno subito vere e proprie docce d'acqua fredda. Ma le segnalazioni hanno persino evidenziato casi nei quali il vento ha addirittura spinto sulla strada la biancheria provocando rallentamenti alla circolazione. Da non dimenticare poi il fatto che l'esposizione indiscriminata di biancheria non è certamente di giovamento al decoro urbano. Naturalmente le massaie possono sempre stendere ad asciugare al sole la biancheria nei terrazzi interni le loro abitazioni poichè l'ordinanza riguarda l'esposizione solo nei balconi e nei terrazzi prospicienti i luoghi pubblici. Tra pochi giorni quindi vedere in bella mostra sui balconi o sui davanzali delle abitazioni, camice, pigiami, slip dovrebbe essere solo un ricordo. Ma sarà così ? I vigili urbani della città sono stati chiamati dal sindaco Enzo Sindoni a controllare che l'ordinanza venga rispettata e dalla loro parte ci sono mezzi "convincenti" come le multe salate che vanno da 25 a 100 euro. Molto più salate invece le ammende per i negozianti ed i commercianti della città che non puliscono gli spazi davanti alle loro attività. L'importo va da 50 a 250 euro. L'ordinanza si riferisce a quelle attività che utilizzano strutture collocate sui marciapiedi o sulle piazze come gazebo, tavoli, sedie, fioriere etc. Ritornando ai privati, il divieto riguarda anche la possibilità di utilizzare balconi e terrazzi visibili della pubblica via, come luoghi di deposito di rifiuto di qualsiasi natura; collocarvi vasi di fiori o qualsiasi oggetto mobile che non sia convenientemente assicurato contro ogni pericolo di caduta; procedere alla pulizia di tappeti, stuoie, stracci, tovaglie o simili direttamente sulla pubblica strada. Inoltre è vietato annaffiare o pulire vasi di fiori o piante procurando la caduta di acqua, fogliame, terra o quant'altro materiale sulla strada o sulle parti sottostanti del fabbricato. Ce n'è anche per coloro che solitamente lavano la loro auto davanti alla propria abitazione, poiché d'ora in poi è assolutamente vietato farlo negli spazi pubblici, come strade o marciapiedi. Per quanto riguarda gli operatori commerciali per loro, d'ora in poi, sarà obbligatorio anche collocare all'interno dell'attività un apposito contenitore di adeguata capacità per il deposito dei rifiuti minori. Le misure adottate con questa ultima ordinanza completano le strategie dell'Amministrazione Sindoni per ridare vivibilità anche ambientale e di decoro a Capo d'Orlando. Tra le altre ordinanze emesse in questi mesi da non dimenticare quella relativa all'occupazione del suolo pubblico che di fatto libera spazi vitali (occupati attualmente dagli esercizi commerciali con strutture precarie) per i pedoni e i meno fortunati costretti a impossibili slalom sui marciapiedi per proseguire il loro cammino.
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