L’infelice cammino dell’Orlandina nel girone di ritorno (solo tre vittorie su undici partite, nessun exploit esterno) ha fatto precipitare i biancazzurri nella “zona rossa” della classifica e adesso, a 120’ dalla conclusione della regular season, è ora di fare calcoli e di sperare anche nelle disgrazie altrui per agguantare quella salvezza per nulla messa in discussione appena un mese fa. Intanto ieri il risultato del posticipo Reggio Emilia-Teramo ha fatto tirare un bel sospiro di sollievo a tutto l’ambiente. Infatti prezioso in ottica Orlandina si è rivelato il successo per 70-67 dei padroni di casa (in rimonta da -16) sugli abruzzesi che vengono sorpassati dalla Bipop e restano così a 22 punti. L’Orlandina invece contro Montegranaro (una squadra straordinaria, complimenti a coach Stefano Pillastrini per lo spettacolo che ha offerto), l’Upea ha perso completamente la bussola e, alla fine, per la prima volta in stagione, lo stesso presidente Enzo Sindoni non si è visto nella zona antistante la sala stampa dove solitamente si commentano la gara e i risultati dagli altri campi. Giustamente il massimo dirigente era molto amareggiato anche perché la giustificazione della coperta corta non esiste più dal momento che la rosa è stata rinforzata con il greco Gioulekas - positivo nelle sue uscite - e Scooter Mc Fadgon. Non ha convinto, in particolare, la scelta di non avvalersi di Herve Tourè - l’unico giocatore in grado di poter tenere lo scatenato Ron Slay - che poteva sostituire Jayson Wells (tra i migliori ma che, impiegato per quasi 39’, ha finito esausto) e che avrebbe dato qualità ad un reparto, quello dei lunghi, schiacciato dallo stesso Slay e Amoroso. Ecco perché il problema del dolore alla schiena di Busca (che ha finito per giocare più di Mokongo) alla fine poteva essere superato concedendo qualche minuto agli altri due play in organico, Fabi e, soprattutto, Rabaglietti, ormai pronto dopo il lungo infortunio ma non ancora utilizzato dopo il rientro. Sarebbe rimasto fuori Mokongo, con pochi danni visto che il regista francese è stato il peggiore in campo. Di contro ha fatto un buon esordio Scooter McFadgon che ha confermato di essere un giocatore di talento, che sa attaccare il canestro, ottimo tiratore e che i compagni devono cercare con continuità anche se si trattava solamente della sua prima partita in Italia. Tornando alla lotta salvezza l’Upea ha sprecato il match-point per chiudere i conti e adesso dovrà guardare ai suoi prossimi avversari e, soprattutto, agli altri, restando in apnea nella prossime tre gare. Innanzitutto alle porte c’è la delicata trasferta di Udine con una Snaidero reduce dal primo colpo esterno stagionale sul parquet di Napoli con la ritrovata coppia Allen Penberthy in vetrina. Quindi, dopo la pausa, altra difficile trasferta a Varese contro gli ex Keith Carter e Rolando Howell e conclusione in casa con Reggio Emilia. Con una vittoria l’Orlandina sarebbe certa della permanenza. Diversamente, per salvarsi, basta che Teramo non vada oltre i 24 punti.
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