Perdichizzi: non si può regalare l'ultimo quarto. «Non si possono concedere 10' a una squadra motivata e che giocava per la salvezza». La sconfitta dell'Orlandina sta tutta nell'ultimo quarto: un parziale di 32-11 che ha messo in ginocchio il quintetto di Perdichizzi.
«In 2' abbiamo consegnato la partita ai nostri avversari – esordisce il coach ospite – non possiamo giocare bene per 30' e poi perdere entusiasmo ed energia nel momento decisivo dell'incontro. La nostra difesa è stata soft e in attacco abbiamo peccato di concentrazione». Insomma, l'Orlandina deve fare mea culpa, come già successo in altre circostanze in questo campionato. «È tutto l'anno – commenta il coach – che soffriamo di alti e bassi. Ripeto, non si possono regalare 10' a una squadra che era motivatissima per ottenere la salvezza». Perdichizzi, comunque, non è abituato a piangersi addosso e vede rosa il futuro della propria squadra. «Non dobbiamo fare drammi – precisa tranquillizzando i propri tifosi – abbiamo due punti di vantaggio su Teramo e Avellino e una partita in casa con Reggio Emilia che mi fa ben sperare». Inoltre, tolto l'ultimo quarto, l'Orlandina ha dimostrato di poter tenere il campo contro qualunque avversario, anche contro chi – come la Snaidero – ha costruito la propria salvezza sulle vittorie in casa. «L'atteggiamento della mia squadra – spiega – nella prima parte dell'incontro mi è piaciuto. Abbiamo anche avuto l'occasione di allungare, ma Udine non ce l'ha permesso. Purtroppo dobbiamo approfittare di quei momenti, ma non lo abbiamo fatto. Ho visto un bell'attacco, una difesa compatta ma abbiamo mollato sul più bello e in questi momenti mollare vuol dire concedere la partita all'avversario. E così è stato: abbiamo concesso il fianco alla Snaidero. I loro contropiedi sono stati micidiali. Purtroppo stiamo un po' tirando il fiato, siamo calati fisicamente, ma dobbiamo trovare l'energia per questi ultimi sprazzi di stagione, altrimenti rischiamo di non farcela. Ma io ho fiducia nei miei»
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