L'Orlandina guarda già al futuro Il presidente Sindoni ha avviato colloqui per la conferma di Young.
Uscire a testa alta e vincere almeno una partita per terminare al meglio possibile un campionato dalla doppia faccia. C'è voglia di reagire nei giocatori dell'Orlandina che si stanno sottoponendo a duri allenamenti, al mattino con abbondanti sedute in palestra sotto l'occhio attento del preparatore, prof. Pippo Ferrarotto e poi sul parquet con l'head-coach Giovanni Perdichizzi e gli assistenti Nino Coppolino e Ugo Ducarello. Si tratta, comunque andrà, degli ultimi allenamenti perché, dopo il 13 maggio, praticamente tutti i giocatori faranno le valigie e andranno via, qualcuno lontano per sempre, altri invece con la possibilità di tornare come Rabaglietti (contratto biennale), Fabi (un altro anno), Pomenti (ha esteso per un'altra stagione) e Mokongo (altri due anni). Tra i più motivati "Scooter" McFadgon che ha potuto ammirare le bellezze di Capo d'Orlando nel corso della "Notte Mondiale" quando la società, considerato il riposo di questa settimana del campionato, ha concesso a tutti i giocatori la possibilità di poter trascorrere anche loro la nottata fuori.
«Qui è tutto molto bello- dice l'ala appena uscito dalla Nbdl-. Sono rimasto entusiasta della forza del nostro pubblico quando, appena arrivato, ho assistito alla bella vittoria contro Treviso e mi sono entusiasmato. Peccato che poi ne abbiamo perse tre di seguito ma resto fiducioso affinché possiamo vincere la gara che ci serve per terminare al meglio». Sarà una toccata e fuga in maglia biancazzurra quella di "Scooter"?
«Non lo so. Non posso dire niente in questo momento. Mi trovo qui da qualche settimana e il presidente Sindoni mi ha chiesto di dare una mano alla squadra per raggiungere il traguardo della salvezza. Poi si vedrà».
Ma, intanto, lo stesso Sindoni comincia a guardare un po' oltre il confine del 13 maggio.
Il presidente ha già avviato dei colloqui con il capitano Alvin Young, a scadenza di contratto, ma il punto cardine sarà la riconferma o meno di coach Giovanni Perdichizzi che, dopo il 13 maggio ed in caso di salvezza, sarà il grande enigma che accompagnerà tutte le vicende di mercato dell'Upea. Sulla parola e in virtù di un rapporto di amicizia consolidato, Perdichizzi dovrebbe restare a Capo d'Orlando ma alcune cose non sono andate per il verso giusto, comprese le recenti incomprensioni con il settore caldo della tifoseria e per questo non viene escluso che possa essere lo stesso tecnico barcellonese a farsi da parte e a lasciare al successore una eredità difficile da raccogliere: una grandissima promozione in A e, se le cose andranno bene, due salvezze nella massima serie. E tutto lascia supporre che una non conferma di Perdichizzi a Capo d'Orlando non è una ipotesi campata in aria.
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