I paladini cercano a Varese il successo che vale il meritato traguardo.
Se solo 3 mesi addietro, quando ansimava col cuore in gola per un posto al gran ballo delle 8 più belle del reame ("final eight" di Coppa Italia), avessimo vaticinato per la principessina un futuro da Cenerentola, difficilmente avremmo evitato la severa diagnosi di un neuropsichiatra. Ebbene, l'Orlandina ha provato a suicidarsi in questo girone di ritorno dilapidando interamente quel vantaggio di 10 punti su Avellino, penultima in classifica al giro di boa, e che adesso l'appaia assieme a Reggio Emilia a due turni dall'epilogo della regular season. E se i paladini fossero stati costretti a giocarsi la salvezza solo con gli irpini e gli emiliani che stanno concludendo la stagione con un eccellente ruolino (3 vittorie nelle ultime 4 gare, contro una dell'Orlandina) sarebbero stati dolori. Meno male che c'è chi sta peggio: ci riferiamo a Teramo degli ex Janicenoks e Bernard, sotto di 2 punti, e con un finale di campionato a rischio doppia sconfitta. Gli abruzzesi ospitano stasera la vicecapolista Virtus Bologna e domenica chiudono in trasferta con un Montegranaro in piena corsa per i playoff. A questo punto si scontrano due scuole di pensiero: quella degli ottimisti, secondo cui Teramo non potrà fare l'en-plein e con una sola vittoria è condannata alla retrocessione per effetto del 2-0 negli scontri diretti con i biancazzurri; e quella dei pessimisti che muovendo dall'imponderabile che governa anche il nostro campionato di basket, ritengono che la permanenza passi attraverso una vittoria. Il senso di realismo ci fa dire che Teramo (che nelle ultime due gare ha lottato punto a punto con Reggio Emilia e Virtus Roma) venderà cara la pelle, e allora per evitare di complicarsi ulteriormente la vita, l'Orlandina farebbe cosa saggia se si concentrasse esclusivamente su queste due ultime partite che la separano da una nuova salvezza. Si comincia stasera al "PalaMasnago" (inizio ore 20,30), con Varese che deve difendere quell'ottavo posto che vale i playoff dall'assalto di Biella e Scafati, mentre l'atto finale sarà recitato domenica al "PalaFantozzi" con Reggio Emilia, per la serie "mors tua vita mea" se Teramo dovesse fare bingo. Non è facile ritrovare motivazioni forti dopo 10 sconfitte nelle ultime 11 gare (l'unica boccata d'ossigeno con Treviso), specie se i cali di tensione arrivano nei momenti topici anche contro avversari senza problemi di classifica: a Udine nell'ultimo quarto si è beccato un parzialone di 32-11! Sulla carta i paladini sono in grado di rendere la vita difficile a Varese che schiera in quintetto gli ex Carter ed Howell (completano lo starting Keys, Hafnar e Galanda, con una panchina di qualità che annovera i vari Capin, Holland, De Pol e Fernandez), perché gli arrivi di Gioulekas e Mc Fadgon, hanno rispettivamente fatto innalzare l'intensità difensiva e reso meno prevedibili i giochi d'attacco. Per sbancare Varese l'Orlandina deve anche poter contare su Young e Wells dei tempi migliori: cecchini e trascinatori, e non le imbarazzanti controfigure del finale di Udine. È l'ora degli uomini veri: onorare la maglia va oltre il risultato. È dovere morale. Turnover: non si escludono clamorose esclusioni. Rischiano anche Gioulekas e Mc Fadgon. Perdichizzi deciderà solo dopo la seduta di allenamento di stamane.
Gazzetta del Sud |