Upea Capo d'Orlando-Bipop Reggio Emilia 76-71
di Salvatore Pintaudi
Finisce al grido "serie A, serie A" la sfida salvezza tra Upea e Bipop Reggio Emilia. Una serie A che per la terza stagione consecutiva vedrà ai nastri di partenza Capo d'Orlando, mentre non sarà così per Reggio Emilia che mestamente lascia la massima serie. Il PalaFantozzi è una bolgia: oltre 3000 spettatori, ci sono anche una cinquantina di supporter emiliani giunti in autobus poco prima dell'inizio. Parte bene la Bipop, ma la tensione è palpabile e per vedere i primi canestri, bisogna aspettare due minuti. Reggio, senza Lamma (fuori per 3 falli dopo 5'), resta avanti fino a 3' dalla chiusura del parziale, poi è un monologo dei siciliani che vanno via fino a raggiungere il + 7 (23-16) sulla sirena. Il secondo periodo è un crescendo per i locali che non anno giocare l'avversario e mettono canestri pesanti, fino a raggiungere un massimo di + 14 al 16' (31-17). Reggio si scuote, ma non basta perché Young è incontenibile (14 punti al riposo) e l'Upea chiude a + 11, (38-27). Al ritorno in campo, Menetti tenta la carta Lamma (che giocherà per altri 6', fino al quarto fallo), ma l'Upea sta sul parquet decisamente meglio in attacco ed in difesa la squadra di Perdichizzi è quasi perfetta e così l 27' arriva anche il massimo vantaggio + 16 (53 - 37) con Gioulekas. Gli ospiti hanno un'impennata d'orgoglio e con tre canestri di fila ritornano a - 11. Negli ultimi 10', la Bipop tenta il colpo di coda, e grazie anche a un calo di intensità dell'Upea riesce con un buon Minard a portarsi a -5 a 28'' dalla sirena (73-68). Non basta però per evitare sconfitta e retrocessione. Capo d'Orlando: Young 22, Touré 16, Giuolekas 11 Reggio Emilia: Minard 17, Baxter 10, Beard 10, Flores 10
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