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Milano – Capo d’Orlando 75-84 - venerdì 19 ottobre 2007 at 09:22
Continua l’incubo dell’Olimpia, ancora incapace, dopo cinque turni di campionato, di bissare il successo dell’esordio contro Napoli. La schiacciata di Wallace a pochi secondi dalla fine è il degno suggello di una partita giocata da Milano solo per qualche spezzone, nel primo e nell’ultimo quarto.

Markovski presenta nello starting five Aradori, una delle poche note positive della trasferta pesarese, con il compito di marcare il pericoloso Slay. Un canestro da tre di quest’ultimo, in uscita dai blocchi, fa subito cambiare idea a Markovski che approfitta del primo fallo di Gaines dopo neanche un minuto di gioco per mandare in campo Gadson al posto di Aradori. È la prima di una serie di mosse del coach milanese che hanno destato diverse perplessità nel pubblico presente.



Si difende poco, come è costume dell’Olimpia di quest’anno, Capo d’Orlando infila con regolarità dai 6.25 e dopo 4’ è 11-6.

Sesay offre un buon contributo offensivo, pur subendo sotto canestro la maggiore stazza dei lunghi siciliani, Shaw si fa sentire a rimbalzo mentre per i siciliani è Diener a lucrare diversi falli poi convertiti in lunetta.



Gaines fa vedere buoni movimenti in attacco e Milano sale fino al +7 (25-18) ma subisce il solito canestro evitabile sulla sirena: 25-21 dopo la tripla di Diener.



È poi il turno del professor Wojcik, che sale in cattedra per dare lezioni ai lunghi milanesi: ottimo gioco spalle a canestro e freddezza nel punire con il tiro da fuori.



Milano letteralmente si squaglia sotto i colpi di Diener e dal 32-33 in un amen Capo d’Orlando sale fino al +14 (32-46) prima che una tripla a fil di sirena di Tourè mandi le squadre negli spogliatoi sul 35-46.



Sorprende la scelta di Markovski di non chiamare minuto mentre gli ospiti acquisiscono il vantaggio che non sarà più recuperato. Infatti dopo la pausa si mantiene più o meno invariato il distacco tra le due squadre, con Gaines e Diener mattatori per le proprie squadre.



L’Olimpia prova a rientrare nell’ultimo quarto: prima una bomba di Aradori dà il -5 (60-65), poi un bel canestro di Bulleri dà addirittura il -3. A questo punto, incredibilmente, è la panchina milanese a chiedere il minuto di sospensione. Diener e Gaines portano il punteggio sul 64-67, ma Slay e Diener (per due volte) colpiscono dall’arco per tre azioni consecutive e i siciliani scappano ancora (64-76) per non essere più ripresi.
Milano deve rammaricarsi per le scelte strane di Markovski e per l’atteggiamento rinunciatario mostrato in difesa. Può anche lamentarsi per un arbitraggio apparso non molto equilibrato (30 falli fischiati contro i 17 di Capo d’Orlando, Bulleri fuori per un quinto fallo assai discutibile e in generale una brutta direzione di gara) senza però attribuire ad esso tutte le cause della sconfitta.

Si fa ora pesante l’aria in casa in biancorossa, come dimostra la rapida uscita di scena di Gino Natali che si precipita fuori dal parterre scurissimo in volto a partita non ancora finita. Alla sirena sono gli ospiti a festeggiare, uscendo tra gli applausi anche del pubblico di casa, certamente sportivo ma altrettanto certamente poco felice di applaudire troppo frequentemente le vittorie altrui.

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