Discarica di materiali di scavo sul prolungamento di Via Trazzera Marina. Legambiente: “Danno ai fondali ed alla pesca. Un errore insistere nella ricostruzione della strada a pochi metri dal mare. Meglio puntare tutto sulla strada a monte”.
Ancora problemi sul prolungamento della Via Trazzera Marina nei pressi del depuratore. Un’area martoriata dalle mareggiate e dalla discarica di materiali. Questa volta ad essere scaricati sono camion con materiali di scavo, all’apparente scopo di colmare un rilevato stradale. Ma il materiale con l’invadere la spiaggia, in quel posto ridotta ad una esigua striscia. Quindi, è demolito dal moto ondoso e si va depositare sul fondale producendo gravi danni anche alla pesca. E’ questo il contenuto di una denuncia di Legambiente Nebrodi rivolta alla Stazione Carabinieri, alla Tenenza della Guardia di Finanza , alla Delegazione di Spiaggia ed ai Vigili Urbani di Capo d’Orlando, nonché alla Capitaneria di Porto di Milazzo. Secondo la denuncia, il versamento di materiale procede da alcune settimane con la periodica ricarica del rilevato eroso dal mare. “Si tratta di una zona dove si verificano da sempre inconvenienti del genere; qualche anno fa c’è stato pure un intervento di sequestro – afferma Enzo Bontempo, presidente del Circolo Nebrodi. L’esistenza della strada a pochi metri dal mare ed in una zona semideserta favorisce pratiche di questo tipo. Penso sia un errore – continua - il tentativo di ricostruirla a così breve distanza dalla battigia: meglio realizzare subito il collegamento con la strada di penetrazione contigua alla ferrovia. Anche il Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ha invitato, interpellato su questo caso, i propri uffici periferici a non finanziare opere di ricostruzione di strade a chiaro rischio erosione.”
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