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Siracusa: Sindoni interrogato - lunedì 21 aprile 2008 at 09:09

Siracusa: Questa mattina l’interrogatorio a Sindoni sull’inchiesta della Gdf

Questa mattina Enzo Sindoni, sindaco di Capo d’Orlando, sarà interrogato alla procura di Siracusa in merito all’inchiesta su fatturazioni false tra aziende della provincia aretusea e l’Upea. Sindoni è stato arrestato ieri mattina all’aeroporto di Fontanarossa a Catania (era appena tornato insieme alla Pierrel Capo d’Orlando, squadra di basket in serie A di cui è presidente, da Torino dove la squadra aveva disputato la sua centesima partita e aveva vinto).
In attesa del primo confronto fra Sindoni e la procura, i legali dell’attuale sindaco della cittadina tirrenica, Carmelo Occhiuto e Maria Americanelli, hanno acquisito gli atti della pubblica accusa ai quali controbattere. Secondo le poche indiscrezioni e dai resoconti della conferenza stampa svoltasi ieri mattina a Siracusa, non è ancora chiaro il ruolo che Sindoni avrebbe avuto nella vicenda. Tutto ruota, infatti, su altre aziende di cui una associata all’Agridea di Capo d’Orlando. Sindoni, però, è amministratore dell’Upea (unione produttori esportatori agrumi), che ha sede sempre a Capo d’Orlando.
Nell’inchiesta portata avanti dalla guardia di finanza di Siracusa, sembrerebbe che un intermediario, Salvatore Roccaro, abbia stipulato contratti di affitto di un terreno. Ma dagli atti già acquisiti nei mesi scorsi dalla Finanza non vi sarebbe lacuna fattura, né di conferimento di merce, né tantomeno di pagamenti o contributi ottenuti dalla comunità europea.
Adesso, dunque, bisogna capire se, come avvenne qualche anno fa in occasione di una simile indagine che vide coinvolto Sindoni a Palmi (indagine dalla quale venne prosciolto e risarcito dopo pochi giorni), l’imprenditore sia stato chiamato in causa senza motivo. Per questo, però, bisognerà attendere l'interrogatorio di oggi.
Già in passato, proprio per questioni relative all’attività imprenditoriale, Sindoni era finito ai domiciliari.
In quell’occasione, era la fine degli anni ’90, fu raggiunto da un provvedimento di custodia ai domiciliari della Procura di Palmi. L’ordinanza era stata annullata pochi giorni dopo dal Tribunale del Riesame di Reggio Calabria e la posizione archiviata nei mesi successivi.
Sempre per fatturazioni e percezioni di contributi in agricoltura l’imprenditore venne sottoposto ad una decina di processi dai quale è stato sempre assolto dal Tribunale di Patti.
Altri procedimenti penali, conclusi con l’archiviazione o con il proscioglimento, invece, hanno riguardato l’intricata vicenda che vide all’inizio degli anni ’90 l’Upea contrapporsi all’Apo, l’azienda di produttori concorrenti e che faceva capo all’imprenditore Luciano Milio. Proprio tra le pieghe della “guerra” delle due aziende, si inquadra un altro provvedimento restrittivo emesso nei confronti di Sindoni nel 1994. L’attuale sindaco di Capo d’Orlando venne accusato da un pentito di essere il mandante di un danneggiamento nei confronti dell’Apo. Anche questo procedimento si è chiuso con l’assoluzione di Sindoni mentre è ancora aperto, a Catania, un processo per presunte manipolazioni del pentito da parte di un magistrato, di un poliziotto e di Milio.
Intanto l’amministrazione orlandina e l’intero consiglio comunale, con una nota congiunta, hanno espresso solidarietà al sindaco Sindoni. “Nell’apprendere la notizia del coinvolgimento di Enzo Sindoni in un’inchiesta giudiziaria su attività nel settore agrumicolo – si legge nel documento – la Giunta e l’intero consiglio comunale di Capo d’Orlando confermano la fiducia a Enzo Sindoni che, con capacità ed impegno, guida quotidianamente l’amministrazione comunale”. Inoltre, la giunta e il consiglio assicurano che continueranno a svolgere il loro dovere con serenità e collaborazione.

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