Che Padre Vittorio, il caro Padre Vittorio, il MIO Padre Vittorio fosse, quale cugino prediletto di mia madre, uno di famiglia, era soltanto l'ultimo dei motivi della sua fondamentale presenza ed importanza nel mio cuore.
Per la sua incredibile profondità di pensiero, per la sua capacità, tutta particolare ed unica, di ridurre all'essenziale e di sdrammatizzare ogni problema, trovando sempre la parola che dava conforto, serenità, frescura al cuore e mansuetudine, per la sua profonda ispirazione ed attitudine a saper parlare di Dio facendolo sentire padre anche a chi non credeva...per tutte queste cose, per me ogni arrivo a Capo d'Orlando era in primo luogo una visita, un incontro, un sorriso del cuore, della mente e degli occhi con Padre Vittorio.
Con lui soltanto io, colmo di dubbi nella mia pericolante fede e fragile nella mia speranza tutta e solo umana, con lui soltanto riuscivo ad aprirmi, a confrontarmi sulle minime cose e sui massimi sistemi, a trovare risposte, o quanto meno coraggio a pormi domande su me stesso e sul mistero che ci circonda. Con lui soltanto i sacramenti, e in lui soltanto la capacità di sentire la Fede come nutrimento dello Spirito, sorriso dell'anima, ali per volare, e non come freddo insieme di precetti mortificanti e di abdicazione di coscienza individuale...
Oggi, fisicamente, non ci sei più. E senza di te, Capo d'Orlando per me è infinitamente più vuota, più arida, più sterile...e il mio cuore ti piange e ti cerca ancora nelle essenze di questo mondo, lento a rassegnarsi, desideroso soltanto di aveti ancora vicino, di poterti ancora sentire...senza magari capire che ora sei soltanto ancora più felice, ancora più sapiente, e pienamente realizzato accanto a Colui che solo tu riuscivi a farmi sentire veramente Esistente e Padre, e che certamente ti avrà adesso fatto sedere accanto a Lui, per compiacersi di come in te la Sua opera avesse raggiunto così significativa preziosità ed altezza.
Sto mettendo sulla mia scrivania una tua fotografia. Mi sembrerà ancora, così, di poterti parlare, di sentire il tuo gratificante compiacimento ed il tuo sempre saggio, e mai superfluo o inopportuno, consiglio.
E sarai sempre, Padre Vittorio, nel mio cuore e nel mio ricorso pieno di amore per te...
tuo Guido
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