Chi erano i garibaldini presi in Sicilia per liberarla dai Borboni? Latitanti, banditi, ladri...La frase, rivolta dall'attore che impersonificava un separatista nel post-guerra nel capolavoro di FRANCESCO ROSI del 1961 sulla vicenda del bandito di Montelepre SALVATORE GIULIANO, è appropriata per il particolare dibattito che si è svolto sabato 28 a Capo d'Orlando, alle ore 19,30, di fronte al municipio. Si è parlato della figura di GIUSEPPE GARIBALDI (nell'immagine), il cui appellativo di "Eroe dei due mondi", come universalmente riconosciuto, è fortemente messo in dubbio da chi, ultimamente, ha uscito fuori storie e vicende poco chiare avvenute nel corso dello "sbarco dei Mille" del 1861. Tra i dubbiosi il sindaco ENZO SINDONI che presto toglierà l'intestazione a GARIBALDI di piazza stazione trasformandola in piazza IV Luglio, in onore di una battaglia marina risalente al 1299. Tra i relatori sabato il prof. GIUSEPPE SCIANO', storico... E' stato lo storico Giuseppe Scianò a tracciare la vera storia di Giuseppe Garibaldi nella conferenza “Identità siciliana e Garibaldi” è il tema del dibattito organizzato dal Comune di Capo d’Orlando e dall’Archeoclub d’Italia. Un argomento, quello di Garibaldi e del suo reale comportamento in Sicilia, che a Capo d’Orlando è già stato oggetto di dibattito. Ora, con la presenza del prof. Scianò, sono stati approfonditi alcuni importanti episodi che si sono verificati, proprio nel periodo in cui sono stati presenti i Garibaldini nella regione nel corso dello sbarco dei Mille (1861). A Giuseppe Garibaldi, che per molti italiani è stato un personaggio mitico, un eroe da leggenda, sono infatti legati alcuni episodi controversi che la storia ha invece traviato. La rilettura di alcuni documenti disegnano l’“Eroe dei due Mondi”, in modo diverso. Per l'occasione il sindaco Enzo Sindoni, proseguendo il cammino intrapreso nel luglio dello scorso anno, ha anticipato la prossima iniziativa legata alla toponomastica della città. Dopo piazza Lauria ora Blasco d’Alagona, sarà piazza Garibaldi a cambiare nome. La piazza, davanti alla stazione ferroviaria, diventerà IV Luglio, in ossequio al 4 luglio 1299, quando sulla spiaggia e nelle acque del mare antistante Capo d’Orlando, si combatté una tremenda battaglia nella quale non ci furono prigionieri ma dove perirono 6.000 siciliani. “Sono iniziative –ha dichiarato Sindoni– che hanno un valore aggiunto, straordinario, poiché sono figlie della volontà del grande e compianto assessore ed amico Antonio Librizzi”.
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(ndr) Blasco I Alagona o d'Alagona, anche noto come Blasco il Vecchio (... – 1302) fu un Signore molto influente della Sicilia del XIV secolo.
Blasco arrivò insieme alla famiglia in Sicilia dalla Aragona al seguito di Pietro III nel 1282 e fu il primo rampollo di una dinastia isolana, quella degli Alagona appunto, che proseguì in forte ascesa con Blasco II. Gli Alagona erano molto legati alla casa d'Aragona e da questa loro fedeltà riusciranno ad ottenere diversi privilegi. Blasco fu Capitano Generale di Sicilia sia con Pietro III che con Federico III. Il 4 luglio del 1299 affrontò durante il Vespro siciliano l'ammiraglio Ruggero di Lauria passato con gli angioini, perdendo il confronto della cosiddetta «Battaglia di Capo d'Orlando». Questa loro potenza, farà degli Alagona la famiglia più influente a Catania e nella Sicilia Orientale del XIV secolo. Grazie alla fedeltà a Federico III d'Aragona Blasco assunse il titolo Conte di Naso e di Mistretta (1299). |