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ATO1 - lunedì 4 agosto 2008 at 10:50
A seguito dell’incontro che si è svolto a Sant’Agata Militello tra il Presidente Regionale dell’Associazione Consumatori Nicola Calabria, i legali della stessa associazione e i rappresentati dei comuni ricadenti nell’ATO1, sul problema delle bollette recapitate in questi giorni agli utenti, si è stabilito di invitare i cittadini a pagare la TARSU tenendo come riferimento l’ultimo anno che si è pagato ai comuni ovvero il 2004 e d’impugnare le fatture TIA onde evitare che le stesse costituiscono titolo per l’emissione delle cartelle esattoriali.
“La decisione d’impugnare le fatture TIA” spiega Nicola Calabria “nasce dal fatto che molti cittadini, su indicazione del “ComitATO … tutela rsu” in precedenza hanno pagato la vecchia TARSU, ma l’ATO1 oltre ad aver incassato dette somme ha inviato agli stessi le cartelle esattoriali per questo si è dovuto procedere allo sgravio e in alcuni casi all’impugnazione delle stesse”.
L’Associazione ha deciso di chiedere a tutti i 33 comuni dell’ATO1, un attestato dal quale risulti la conformità dei servizi resi dall’ATO1 in base ai contratti e quali sono i servizi inesistenti. “L’associazione sta chiedendo” spiega Nicola Calabria “ai sindaci e agli uffici competenti di certificare l’esistenza o meno di servizi come il porta a porta, la differenziata stradale, tempi di svuotamento dei cassonetti, l’effettivo rispetto del contratto di servizio da parte dell’ATO1, documenti che saranno depositati in Commissione Tributaria come prova del fatto che si fanno pagare servizi inesistenti”.
Contestualmente l’Associazione chiederà a tutti i comuni copia di lettere di contestazione eventualmente inviate all’ATO1, copia del contratto e la delibera con la quale i consigli comunali hanno stabilito le tariffe.
“Attraverso lo studio delle carte di alcuni comuni” spiega Nicola Calabria “ci siamo accorti che le tariffe approvate sono illegittime perché l’approvazione non è avvenuta contestualmente al bilancio, ma in un periodo successivo, in tutti questi casi la TIA è illegittima”.
“Per quanto riguarda la scelta di pagare la TARSU” continua Calabria “vuole essere un segnale di responsabilità da parte dell’Associazione per evitare disagi sia agli operai che quotidianamente svolgono il loro lavoro, sia ai comuni di veder aumentare il proprio debito nei confronti dell’ATO. Chiederò inoltre un incontro al Prefetto per far presente questa situazione e soprattutto per evidenziare le difficoltà delle famiglie meno abbienti e di molti esercizi commerciali che si trovano a rischio di chiusura. “Non è possibile appesantire i bilanci delle famiglie già gravati da aumenti quotidiani e da balzelli esosi con il pagamento di bollette per servizi mai resi”.
Durante l’incontro è stato chiesto al Presidente dell’Associazione il potenziamento degli sportelli nell’area dei Nebrodi tenuto conto che quelli esistenti, in particolar modo quello di Capo d’Orlando sono presi d’assalto da centinaia di cittadini. A tal proposito il Presidente si è detto disponibile all’apertura di sportelli a Sant’Agata di Militello e Santo Stefano di Camastra visto le richieste che sono pervenute.

ufficiostampa@assoconsumatorisiciliani.net

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