In relazione all’interrogazione presentata da alcuni Consiglieri Comunali e a qualche notizia circolata nei giorni scorsi, relativamente alla sentenza conseguente alla demolizione di una antenna originariamente installata dalla Omnitel in contrada Catutè, l’Amministrazione Comunale, rassicura che è ragionevolmente prevedibile che neanche un euro, debba essere pagato dal Comune di Capo d’Orlando. Infatti, se da un lato si è proseguito nell’attività giudiziaria di opposizione alle istanze del gestore telefonico, dall’altro si è avviato un tavolo di trattative con la ditta, al fine di raggiungere un accordo di reciproca soddisfazione. Nessuna intesa verrà però siglata dall’Amministrazione Sindoni se non ci sarà assoluta garanzia della tutela della salute dei cittadini. Risultano infatti incomprensibili alcuni elementi tecnici sui quali il Comune, a seguito anche di precise indicazioni del Consiglio Comunale, sta compiendo delle opportune verifiche. L’obiettivo è quello di capire come sia possibile in assenza di impianti autorizzati che siano fruibili i servizi di quasi tutte le compagnie telefoniche. Ove fossero presenti sul territorio (cosa più che probabile), impianti non autorizzati, oltre alla immediata rimozione degli stessi, il Comune chiederà un risarcimento danni certamente superiore a quello attribuito, per questioni burocratiche, alla Omnitel. Infine, è il caso di ricordare che sono responsabili di eventuali violazioni di legge anche gli affittuari dei terreni e fabbricati, sui quali vengono posizionate apparecchiature non autorizzate. Proprio in questi giorni ed a salvaguardia della salute pubblica, il Comune sta cercando di impedire la realizzazione di una stazione radio base per telefonia cellulare che la Telecom Italia intende installare in via Piave 109.
Capo d’Orlando 28 ottobre 2008
L’Ufficio Stampa
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