Sono allarmanti i primi risultati del monitoraggio che sta effettuando l’Anas nel tratto della strada statale 113 che nella zona di Scafa – Testa di Monaco (km 100+800). Da sopralluogo effettuato questa mattina, dall’Assessore Mario Valenti insieme ad alcuni tecnici, si riscontrano notevoli segni di cedimento della sede stradale ed un preoccupante movimento verso il mare, del muro di contenimento della stessa sede viaria. Già nei mesi scorsi l’Amministrazione Comunale con il Vice Sindaco Aldo Sergio Leggio aveva alzato i livelli d’allarme, sul tratto di S.S. 113 (comunicato del 21 ottobre 2008). Successivamente ad un sopralluogo congiunto da parte di: tecnici dell’Anas e dalla Protezione Civile, al quale avevano partecipato anche Amministratori e tecnici comunali, si era stabilito di rimuovere alcune condotte idriche esistenti al di sotto del manto stradale. “Abbiamo eliminato subito le tubazioni come ci era stato chiesto – dichiara l’Architetto Mario Valenti – ma la questione come appurato questa mattina persiste anzi si è aggravata. A nostro avviso, così come avevamo evidenziato in quella occasione, il problema è un altro. La strada continua ad essere interessata da cedimenti, perché l’erosione del mare, ha trasformato la vecchia scarpata in una <>, con effetti di sifonamento ai terreni che costituiscono la posa delle fondazioni dei muri di contenimento stradali e della stessa sede stradale. Le ultime mareggiate – conclude l’Assessore ai Lavori Pubblici – hanno dimostrato che in quel tratto, l’erosione avanza velocemente e può determinare anche crolli improvvisi di tutto il tratto stradale interessato”. L’Amministrazione pertanto chiede agli organi competenti di non sottovalutare ancora una volta la situazione. “Ribadiamo ciò che abbiamo in precedenza già evidenziato – afferma il Sindaco Enzo Sindoni – perché non solo Capo d’Orlando, ma tutta la zona Ovest della Provincia di Messina, rischia l’isolamento. La statale 113 è infatti, l’unica arteria che permette giornalmente a migliaia di persone di avere un collegamento stabile con il resto della nostra Provincia. Pertanto oggi, ed ancora una volta, affermiamo che ci sono le possibilità per intervenire, ma domani, potrebbe essere già troppo tardi”.
Capo d’Orlando 26 gennaio 2009
L’Ufficio Stampa
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