Sindoni interviene sul ventilato licenziamento di 180 netturbini
“L’ennesima azione strumentale di un gestore alla strenua difesa degli ingiusti guadagni che gli derivano da un contratto che dicono di volere rescindere ma che non rescindono mai”. E’ questo il primo commento del Sindaco di Capo d’Orlando Enzo Sindoni, alla notizia del possibile licenziamento dei 180 dipendenti che curano il servizio di raccolta dei rifiuti. “Stiano tranquilli i lavoratori che questo lavoro è loro e continuerà ad esserlo chiunque abbia in affido il servizio, e stiano anche tranquilli, sul fatto che fin quando loro non riceveranno il pagamento degli stipendi di novembre e dicembre, l’Ato non corrisponderà alcuna somma al gestore. Ho da parte mia esortato il C.d.A. dell’Ato a corrispondere direttamente ai dipendenti qualsiasi somma nella disponibilità della società. Devo al tempo stesso – ha continuato il Sindaco – rendere pubblica una incredibile vicenda che vede l’Ato privata da mesi di somme che le appartengono, perché versate dai cittadini, ma che a causa dell’incorporazione del Banco di Sicilia all’interno di Unicredit, non le sono state riversate. E’ pazzesca la superficialità con la quale l’istituto di credito, sta trattando la vicenda. Non è infatti, ad oggi possibile sapere di quale somma si tratti e ciò a causa della modifica di codici, derivata dal cambiamento del sistema informatico della banca. Eppure – conclude Sindoni – già in questa verifica potrebbe stata parte della soluzione del problema. Invito lavoratori, sindacati e cittadini che auspico paghino puntualmente la bolletta relativa al 1° semestre 2008, a non cedere alla logica del <>, della quale, gruppi economici distratti ed esponenti politici distanti, rischiano di far cadere il territorio”.
Capo d’Orlando 05 febbraio 2009
L’Ufficio Stampa
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