Partito della Rifondazione Comunista Circolo “Nino Agnello” di Capo d’Orlando Comunicato stampa
Il Circolo “Nino Agnello” del Partito della Rifondazione Comunista esprime solidarietà nei confronti dei 147 lavoratori dell’Azienda Nebrodi Ambiente e dei 33 della Fasteco ( Aziende gravitanti nell’ambito dell’ Ato 1 ME e che servono il servizio di raccolta rifiuti) che da giorni sono in sciopero presidiando gli uffici dell’Ato a Sant’Agata Militello e le aule consiliari dei comuni di Sant’Agata Militello e di Capo d’Orlando in seguito al ricevimento del preavviso del licenziamento. La responsabilità politica e morale di tale situazione ricade principalmente sulla regione Sicilia, che non ha recepito nella giusta dimensione, il decreto Ronchi. Infatti i 27 Ato rifiuti istituiti in Sicilia, non hanno prodotto un miglioramento del servizio attraverso una seria programmazione degli interventi d’ambito, ma al contrario un aggravio generalizzato dei costi per l’utenza con rincari fino al 300% in alcuni comuni, anche per il mancato raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata. La responsabilità ricade su una classe politica vergognosa che ha istituito solo nella Regione Sicilia 27 Ato Rifiuti mentre le altre regioni ne hanno molti di meno. La costituzione dei suddetti 27 Ato è spiegabile solo con la volontà di costruire un massiccio sistema di potere clientelare, di cui l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro è stata la massima espressione, pensiamo tra parentesi ai vari consigli di amministrazione di nomina politica, consulenze esterne di vari Avvocati, Commercialisti ed Esperti che costano migliaia di euro. Questo sistema si è avvalso della complicità di una parte degli esponenti appartenenti a forze moderate dell’opposizione. Questi ultimi rimangono all’interno dei vari consigli di amministrazione degli Ato, pur non portando né risultati concreti né contributi di idee.
La responsabilità ricade anche su parecchi amministratori locali (tranne qualche eccezione) che non hanno condotto la giusta battaglia con tutta la cittadinanza sia sull’istituzione degli Ato sia sul modo di condurli, dovendo probabilmente “sistemare” anche elementi di propria fiducia. Risulta inspiegabile inoltre il fatto che gli appalti per il servizio della raccolta rifiuti, tocchino sempre ai “soliti noti”. I lavoratori stanno pagando sulla propria pelle il fallimento e la disonestà di tale politica. I cittadini non sono comunque responsabili dello stato dei fatti in quanto se è giusto pagare le bollette, gli importi comunque debbono essere proporzionati rispetto al servizio offerto e non da usurai. L’unica responsabilità della cittadinanza potrebbe essere quella di non aver dato una risposta sufficientemente “forte” all’ennesimo sopruso, consentendo questa abominevole proliferazione di “stipendifici ” mentre gli operai non prendono lo stipendio da mesi e adesso sono licenziati senza avere nessun ammortizzatore sociale. Occorre quindi invertire totalmente tale politica e nel frattempo occorre dare una risposta immediata alle esigenze di chi in questo momento si trova in gravi difficoltà. Tutte le Istituzioni dagli operatori locali alla Provincia e alla Regione devono attivarsi nel più breve tempo possibile per risolvere questa situazione insostenibile.
Carlo Sapone Coordinatore Nebrodi PRC.
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