Il Sindaco Enzo Sindoni non parteciperà domani all’assemblea pubblica indetta da CGIL, CISL e UIL per parlare dell’Ato Me 1. Sindoni ha spiegato i motivi della sua assenza in una lettera indirizzata ai responsabili delle tre sigle sindacali. Lettera che di seguito si riporta integralmente:
“Carissimi,
pur ringraziandoVi per il cortese invito all’assemblea di sabato prossimo, con la presente Vi comunico che non sarò presente e non certo per mancanza di riguardo a Voi o perché non riconosca l’importanza degli argomenti posti in discussione.
Non credo però che né il rinnovo del Consiglio di Amministrazione, regolarmente previsto all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci dell’Ato del prossimo 8 febbraio, né la rimodulazione dei piani finanziari (che come a Voi noto sono stati di recente rivisti), siano argomenti che per la loro natura strettamente gestionale e tecnica, possano essere trattati in una riunione pubblica.
Sulla lotta all’evasione, che ha diretto riflesso sull’auspicata riduzione delle bollette, credo invece che la linea recentemente assunta dai colleghi sindaci sia encomiabile ed auspico che dalla Vs. riunione possano venire sostegno e suggerimenti ulteriori.
Pagare tutti per pagare meno è senz’altro un pensiero che ci unisce.
Ma la principale ragione per la quale non partecipo alla riunione da Voi indetta è che non comprendo la ragione per la quale si voglia ricreare un clima di incertezza e di diffidenza verso un servizio che qui, grazie alla responsabilità dei sindaci soci ed all’attenta gestione Trifilò, è reso con qualità e puntualità sufficienti.
Questo è un momento nel quale la società attraversa una fase di serenità gestionale (discariche regolarmente pagate,assenza di pendenze tributarie e gestore comunque posto in condizioni di pagare gli stipendi), nella quale i cittadini che pagano puntualmente le bollette sono più che raddoppiati in due anni, e nella quale si compie la rivoluzione sociale e culturale determinata dall’avvio della raccolta differenziata (elemento peraltro decisivo per la riduzione delle bollette).
Grazie alla civiltà dei Suoi cittadini Capo d’Orlando incrementa di giorno in giorno in maniera entusiasmante la percentuale di differenziazione dei rifiuti.
Nel far-west era facile sparare sul pianista perché era l’unico disarmato, ed oggi è facile sparare sull’Ato, facendo di tutta l’erba un fascio e dimenticando che igiene e qualità dei nostri paesi è garantita dal servizio reso come in poche altre parti del Sud.
A questo tiro al bersaglio non partecipo e non mi unisco.
Resto oggi, domani e sempre al fianco dei lavoratori che rappresentate per sostenere e tutelare i diritti e le aspettative degli stessi, sempre disponibile a dialogo e confronto sulle tematiche sindacali delle quali non trovo traccia nell’assemblea sindacale da Voi convocata”.
Capo d’Orlando 05 febbraio 2010
L’Ufficio Stampa
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