Comunicato Stampa n. 166 del 16 aprile 2004
Teatro: record d’incassi per l’Anatra a Capo d’Orlando all’arancia. Nathalie Caldonazzo: «Capo d’Orlando ha sempre una marcia in più»
Tutto esaurito e record d’incassi per l’Anatra all’arancia, in scena giovedì 15 aprile al Teatro “Rosso di San Secondo” di Capo d’Orlando. Straordinarie le interpretazioni di Giancarlo Zanetti, mattatore assoluto del palcoscenico, e Laura Lattuada, da sottolineare quelle di Nathalie Caldonazzo, Cristina Noci e Marco Minetti, sotto l’attenta regia di Bruno Montefusco. E come da copione, applausi finali a scena aperta per gli interpreti della commedia senza tempo di Marc Gilbert Souvajon, che ha incollato gli spettatori alle poltrone del teatro orlandino per quasi due ore e mezza di spettacolo. Risultato che conferma la bontà delle scelte operate dal direttore artistico, Bent Parodi di Belsito, dalla direzione organizzativa di Simonetta Celi, e dal vicesindaco di Capo d’Orlando, Salvatore Mantineo. Lisa (Laura Lattuada) e Ugo De Roy (Giancarlo Zanetti) sono sposati da quindici anni, hanno due figli, una bella casa ed un’esistenza a due piuttosto tranquilla. Questa perfetta intesa ritenuta felicità può con il passare del tempo generare una certa stanchezza, tanto da far nascere il desiderio di qualche distrazione. Quelle che comunemente vanno sotto il nome di adulterio. Ugo è senza dubbio il marito tradito che sta per essere abbandonato da Lisa, ma anche lei ha eccellenti ragioni per pensare che sia Ugo ad averla trascurata e tradita. La storia potrebbe finire qui, e invece è proprio qui che comincia. Ugo, infatti, comincia con Lisa una divertentissima lotta al limite del paradosso, che coinvolge, oltre a loro due, l'amante di lei (Minetti), la bella segretaria di lui, Pat (Caldonazzo), e persino l'invadente domestica vecchio stampo (Noci)... Un susseguirsi di battute sagaci e situazioni confuse che portano all’unica soluzione possibile: l’amore prevale e Ugo recupera sua moglie, mentre Lisa ottiene l’amore e le attenzioni che il marito le aveva sempre negate. Tutto è bene quel che finisce bene. «Mi sono divertita molto - dice Nathalie Caldonazzo - in questo ruolo di segretaria-amante. Venivo da tanti classici in costume, quindi questa esperienza è stata proprio una botta di vita che mi ha divertita molto». Per lei, un ritorno a Capo d’Orlando. Come si è trovata? «Purtroppo arrivo sempre tardi e vado via presto, ma Capo d’Orlando, come la Sicilia, ha sempre una marcia in più. A cominciare dall’albergo, dove ho trovato un’accoglienza che non capita spesso di trovare al Nord. I fiori, i cannoli nel frigo... E poi c’è un clima stupendo. Spero di tornarci presto». Che pubblico è quello orlandino? «Ho trovato un pubblico davvero preparato e attento, non regala niente. Magari è anche un po’ più severo di quello di altri teatri in cui siamo stati». Sull’Anatra all’arancia di Zanetti e Montefusco calerà il sipario giovedì prossimo in Calabria. «Lo spettacolo è andato benissimo anche a Capo d’Orlando - ricorda Zanetti - e il successo registrato, ci ha convinti a riproporre la commedia di Souvajon anche nel prossimo anno per almeno tre mesi».
Soddisfatta del successo anche Laura Lattuada, fascino indiscutibile, che spiega il segreto dell’attualità di un’opera datata 1967. «Lisa non è una donna fuori dal tempo rispetto al 2004 - dice Laura Lattuada, alla sua prima a Capo d’Orlando - la storia infatti inizia con lei che ha un amante più bello e più giovane del marito. E’ una donna sognatrice e distratta da se stessa - aggiunge la Lattuada - vive in un mondo suo, assolutamente romantica ma non antiquata: sapeva delle amanti del marito, ma ha fatto finta di nulla; sotto sotto furbetta, alla fine, dopo tanta confusione, ottiene ciò che vuole, cioè che il marito resti con lei e sia più innamorato di prima».
L’Ufficio Stampa
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