Comunicato Stampa 16/04/2004
Marchio “Doc” per le case vacanze
Affittare una casa per le vacanze: ecco un’alternativa credibile e molto esercitata a Capo d’Orlando, dove molti immobili vengono ceduti in locazione turistica senza regole precise. Eppure da anni in molti hanno chiesto di regolamentare questa attività. Il Presidente dell’Associazione “ Sicilia e Tradizioni” Carlos Vinci, dopo l’esperienza positiva del progetto “ Mare d’amare” già con la precedente amministrazione aveva iniziato alcuni confronti che portassero alla creazione di un marchio di qualità delle case vacanze, senza però poter raggiungere l’obiettivo prefissato. Medesimo impegno ha assunto con la nuova amministrazione, proponendo per l’ennesima volta l’estate scorsa di regolamentare e censire quelle case sul territorio orlandino, che rispondessero ai requisiti igienici e strutturali fondamentali per le destinazioni all’affitto turistico, creando un marchio di qualità onde garantire al fruitore dell’appartamento la sicurezza di un ottimo rapporto qualità, prezzo, ed interrompere definitivamente quegli affitti selvaggi che ogni anno recano tantissimi disagi e fregature ad ignari turisti. Nulla è stato fatto. Il compito del Comune sarebbe quello di far visionare ad alcuni tecnici qualificati, tutti quegli appartamenti che i proprietari intendono affittare e di concedere il marchio di qualità secondo una classificazione data dalle caratteristiche dell’alloggio stesso. Bisogna raccogliere i dati più significativi ( metri quadri, posti letto, distanza dal mare, terrazza, posto macchina, possibilità di ospitare animali domestici , etc.) Di seguito il Comune dovrebbe impegnarsi solamente alla promozione del marchio di qualità, e concedere le agevolazioni I.C.I. a tutti quei cittadini che intendono inserire la propria casa in un nuovo circuito turistico ( locazioni turistiche temporanee legge 431/98 – Bed and Breakfast – Case vacanze – Affittacamere – Scambio alloggi – Ostelli). Dal punto di vista delle imposte sui redditi le attività degli affitti temporanei rientrano in quelle non professionali ed i proventi devono essere denunciati come derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente, cioè come redditi diversi. I contratti di locazione di durata superiore a trenta giorni vanno registrati e va fatta la denuncia in Questura per l’identità degli ospiti, mentre l’immobile deve essere coperto da una polizza assicurativa, che tuteli gli ospiti durante il soggiorno. Le agenzie immobiliari e di viaggio avrebbero così la possibilità di inserire queste nuove unità ricettive in appositi cataloghi o siti web offrendo agli operatori nazionali ed esteri del settore un nuovo prodotto facilmente commerciabile. Parlando di mercato della residenza turistica, in realtà ci confrontiamo con diversi segmenti. Il più interessante è proprio quello che interessa Capo d’Orlando, con il suo mare. Acque limpide e spiagge che dovrebbero mantenere il loro fascino con la presenza di giuste strutture balneari. Ma Capo d’Orlando si allontana sempre più da questa identità turistica. La libera fruibilità delle spiagge viene sostituita da strutture ristorative e danzanti, mediatori da strada gestiscono tutto il mercato degli affitti, sfuggendo al censimento ufficiale delle presenze e non dando i giusti contributi al Comune per i servizi che offre. Le colline e la pianura invase dal cemento, un porto che non decolla. Eppure basterebbe poco per creare serie attività economiche, valorizzando esclusivamente le risorse del nostro territorio, senza eccedere in inutili e dannosi esperimenti che potrebbero allontanare definitivamente questo paese dalle realtà turistiche che oggi il mercato richiede. Associazione Sicilia & Tradizioni Il Presidente Vinci Carlos
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