Comunicato Stampa n. 171 del 19 aprile 2004
Protezione civile, il Comune avvia un percorso operativo
Protezione civile uguale difesa del cittadino. Questo il punto di partenza della Prima Conferenza cittadina del Servizio di Protezione civile, che ha riproposto con forza il binomio prevenzione-formazione quale fondamento di ogni politica futura in materia di sicurezza in caso di calamità. «E’ stato un ottimo momento di confronto - sottolinea l’assessore alla Protezione civile, Gaetano Sanfilippo - ma anche il primo passo operativo di un lavoro che ci porterà già entro maggio a riunire il nucleo di Protezione civile per esaminare l’attuale Piano, risalente al 1997, individuando così le parti da aggiornare e le novità da introdurre». All’incontro hanno preso parte - oltre agli amministratori, consiglieri comunali, numerosi cittadini e rappresentanti delle associazioni di volontariato - anche i vertici di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili urbani, Vigili del fuoco e Forestale, le prime forze ad intervenire sul campo in caso di esigenze da tutti scongiurate. L’intervento introduttivo dell’assessore Sanfilippo è stato tutto incentrato sulla necessità di mettere insieme forze sociali e dell’ordine, volontariato e professionalità del territorio, per procedere al riesame del Piano di Protezione civile, ma anche per rivedere l’organizzazione e la logistica. Sanfilippo ha quindi annunciato il bando con il quale, a breve, si procederà al reclutamento dei volontari che costituiranno il Gruppo di Capo d’Orlando ed ha invitato tutti a presentare le schede di adesione per partecipare, insieme, alla costruzione di un sistema sinergico ed efficiente di sicurezza collettiva. L’obiettivo è quello di completare entro il 2004 la costituzione del Gruppo e la formazione dei volontari, in modo da procedere subito alla sua iscrizione nel Registro regionale di Protezione civile. Il sindaco Massimo Carrello, ricordando i principali fattori di rischio a cui è sottoposta la comunità orlandina (terremoti, marosi, incendi e inondazioni) e i ritardi accumulati nell’avvio dei lavori per il ripascimento del litorale di via Trazzera marina, ha esortato tutti affinché «la Protezione civile non sia soltanto un piano scritto sulla carta, ma una sinergia veramente operativa fra tutte le forze della società civile». L’ingegnere Bruno Manfrè, del Dipartimento regionale di Protezione civile ha illustrato la situazione attuale e le linee guida indispensabili per l’avvio di un valido progetto comunale, oltre ad elogiare l’idea degli amministratori di Capo d’Orlando di istituire uno sportello in materia per fornire informazioni e sensibilizzare i cittadini. «L’importante - ha precisato - è che sia uno sportello propositivo e non limitato solo a fornire risposte su sollecitazioni esterne». La fotografia della situazione in provincia di Messina è tuttavia impietosa: dallo screening compiuto dalla Regione, ha detto ancora Manfrè, è risultato che solo il 25% dei comuni è dotato di un qualche piano di Protezione civile, ma il 73% di questi non sono più utilizzabili. E non è un problema di esiguità di fondi: «Nel campo della Protezione civile - ha sostenuto Manfrè - molto può essere fatto con poco». La Regione, da parte sua, ha attivato un complesso meccanismo attraverso il quale si ha il continuo monitoraggio di tutte le aree a rischio dell’Isola, ed ogni attività di Protezione civile fa riferimento alla centrale operativa regionale in funzione 24 ore su 24. Il sistema entrerà tuttavia a regime entro il prossimo anno. Sulle 233 aree di Protezione civile individuate, ha denunciato ancora Manfrè, soltanto sei sono state effettivamente avviate. Mancano inoltre piani di intervento intercomunali e generalmente si individuano i campi di calcio come luoghi di ammassamento in caso di calamità, trascurando altre strutture importanti quali scuole e palestre. L’assessore alla Sanità, Cono Russo, ha infine denunciato la mancanza a Capo d’Orlando della cultura dell’emergenza e del raccordo fra le istituzioni dotate di piani di fuga, auspicando per il futuro più simulazioni di Protezione civile, con il coinvolgimento della cittadinanza. Numerosi gli interventi del pubblico, fra i quali vanno sottolineati quelli dell’ex sindaco Antonino Messina, che ha chiesto agli organi ministeriali e regionali di aiutare gli agricoltori nella manutenzione delle campagne, il cui abbandono è un grave fattore di rischio; del presidente del Kiwanis, Sandro Gazia, che ha ribadito l’impegno dei sanitari in caso di calamità; degli ingegneri Fortunato Lo Presti e Franco Valenti, che hanno invitato i colleghi tecnici ad essere più attenti al rispetto del territorio e ricordato a tutti di tener presente la ciclicità di particolari eventi catastrofici (per esempio, terremoti devastanti ogni 100-120 anni). L’appuntamento è adesso rinviato a maggio per cominciare a fare il punto della situazione dati alla mano, procedendo così all’aggiornamento del Piano comunale di Protezione civile. L’assessore Sanfilippo, dopo aver incassato già nel corso della Conferenza parecchie adesioni soprattutto di associazioni di volontariato, attende nuove disponibilità che possono essere consegnate tutti i giorni all’Ufficio comunale di Protezione civile. Da segnalare, infine, l’entrata in funzione di una ventina di punti di approvvigionamento idrico dislocati nel territorio comunale, in modo tale da abbattere i tempi di rifornimento delle autobotti in caso di incendio.
L’Ufficio Stampa
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