“Colle Sacro Monumento Nazionale” : questo il tema del convegno organizzato dai “Verdi Orlandini” che si svolgerà sabato 24 aprile nell’aula consiliare di Palazzo Europa, a partire dalle 18. “Come possiamo fare a meno del Monte della Madonna? – si legge nella nota divulgata dal Circolo - Cerchiamo, insieme, la strada migliore per tutelare questo promontorio che è l’emblema di Capo d’Orlando, facendolo diventare Patrimonio di interesse Nazionale.” Il punto dolente è quello segnalato da tempo: “Questo Colle – ribadiscono i Verdi - di eccezionale bellezza paesaggistica, luogo di culto religioso ricco di storia, oggi versa in uno stato di degrado.
Il costone sud del promontorio è in serio pericolo di crollo come testimonia la relazione geo-morfologica dei nostri geologi.”
Lo scorso ottobre il segretario del circolo Piero Di Maria ha annunciato la “nascita di un gruppo di lavoro appositamente costituito”, anticipando: “c’è l’intenzione di realizzare un plico da proporre all'Amministrazione ed al Consiglio Comunale di Capo d’Orlando”. Vogliamo coinvolgere associazioni, partiti politici, istituzioni e Chiesa. L’invito è esteso a tutti i cittadini: siamo un treno in corsa.”
E per l’appuntamento di sabato figurano, difatti, nelle vesti di ospiti, il Sindaco Massimo Carrello, il Vescovo mons. Ignazio Zambito, il Parroco mons. Vittorio Casella, Antonello Pettinano, il Dirigente ITCG Angelo Santaromita Villa, per il WWF Fulvio Contiguglia e per LegAmbiente Nebrodi Salvatore Granata.
Relatori: l’avv. Calogero Ingrillì (Storia), l’arch. Giuseppe Librizzi (La storia per immagini), arch. Antonella Muscarà (I Ruderi del Castello),
dott.ssa Maria D’amico dell’associazione “Amici della terra” (Vegetazione e Flora), dott. Fabrizio Nigro ed Andrea Lipari (Geomorfologia). L’introduzione è affidata a Piero Di Maria ed alla prof.ssa Carmelina Foti.
A conclusione del convegno, un momento dedicato alla cultura, con racconti e poesie a cura della prof.ssa Rosaria Micale e del prof. Cono Messina, e l'accompagnamento alla Chitarra di Giulia Calanna e Salvatore Messina.
Come si ricorderà, già nel 1997 l’architetto Giuseppe Librizzi lanciava “un appello per la rinaturalizzazione del Monte della Madonna e delle zone adiacenti, affinché non diventino, solo, un paesaggio nei ricordi della memoria, ma si trasformino in un parco archeo-geologico viste le origini storico-mitiche e le sue caratteristiche geo-morfologiche”. E dichiarava: “ Il Promontorio, essendo ormai il “Logo” che identifica la Città, tutto quello che vi contiene deve essere considerato di interesse storico-culturale e va rispettato negli elementi tipologici e ambientali”.
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