Comunicato Stampa n. 182 del 21 aprile 2004
Il sindaco Carrello chiarisce la situazione lidi
Sulle spiagge di Capo d’Orlando ci saranno soltanto quattro lidi in più rispetto allo scorso anno e non decine come da alcuni sostenuto. A dichiararlo è il sindaco orlandino Massimo Carrello, che ritiene ingiustificato l’allarmismo diffuso nei giorni scorsi e nega qualsiasi frattura in seno alla maggioranza che lo sostiene. Due dei nuovi impianti autorizzati dalla Capitaneria di porto di Milazzo, troveranno posto in località Forno, uno davanti all’Istituto d’Arte, il quarto a San Gregorio. Quest’ultimo sarà dotato di un parcheggio per auto, ma soprattutto di un’area di sosta attrezzata per le roulotte che consentirà di liberare il centro cittadino dalla presenza dei camper. Fra quelli già esistenti, le uniche modifiche riguardano un lido di San Gregorio che ha richiesto l’attivazione di una pizzeria (questione da sottoporre all’esame delle condizioni igienico-sanitarie); il Tropicana, che allargherà di qualche metro la sua area per compensare la riduzione della lunghezza della spiaggia a causa delle mareggiate, così come il lido di Piazza Caracciolo. Nessun’altra novità sotto l’ombrellone per l’estate orlandina 2004.
«Sono assolutamente d’accordo con la mia maggioranza - sottolinea il sindaco Carrello - sulla necessità di procedere alla rivisitazione e al miglioramento del Piano spiagge. Purtroppo quello attualmente in possesso del Comune, non ratificato dalla Regione, deve essere modificato poiché le previsioni risalenti ad alcuni anni fa, non corrispondono più alla realtà della nostra costa. Ribadisco tuttavia che ritengo il Piano spiagge una priorità».
In questa fase, chiunque vuole realizzare un lido deve presentare domanda a ben nove enti diversi, fra i quali il Comune di Capo d’Orlando può dare solo un nulla osta. La decisione finale dipende infatti dalla Capitaneria di porto di Milazzo, dalla Sovrintendenza di Messina e dal Genio civile opere marittime di Palermo, i quali in passato hanno già bocciato progetti ritenuti inadeguati. «Dal punto di vista della vendita di alimenti - continua Carrello - va sottolineato che non tutti i lidi sono autorizzati, ma possono effettuarla quelli in possesso di adeguate condizioni igienico-sanitarie. I lidi autorizzati, tuttavia - dice il sindaco di Capo d’Orlando - non possono manipolare alimenti né vendere prodotti freschi, ma solo congelati. Pertanto non credo possano rappresentare un grosso problema per strutture di ristorazione ben più qualificate e rinomate. In ogni caso - aggiunge Massimo Carrello - se i lidi rispettano le prescrizioni di legge in materia sanitaria, non possiamo negare loro l’autorizzazione alla vendita, poiché essendo attività stagionali di tipo C, non rientrano nelle tabelle commerciali ordinarie che come si sa sono contingentate».
In attesa di una migliore regolamentazione delle aree, il sindaco Carrello invita tutti a riflettere anche sui servizi forniti alla collettività proprio dai lidi balneari. «Tengo a sottolineare - conclude Massimo Carrello - che la presenza dei lidi non va vista in maniera assolutamente negativa, in quanto oltre a lasciare comunque libera la maggior parte della spiaggia, contribuisce alla pulizia dell’arenile e a renderlo attrezzato. Non solo. Non va sottovalutata neppure l’occasione di lavoro che essi rappresentano per i ragazzi di Capo d’Orlando alla ricerca di un impiego stagionale. Credo, quindi, che tutti noi dobbiamo fare una riflessione e scegliere, in questa fase, ciò che è meglio per la nostra comunità lasciando da parte le polemiche inutili».
L’Ufficio Stampa
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