Il
Palazzo della Regione o palazzo Pirelli (meglio conosciuto come
"Pirellone"
LE FOTO DEL DISASTRO del 18 aprile 2002 | CRONACA
del Disatro |
Il Palazzo della Regione, più noto come
grattacielo Pirelli, è la sede principale degli uffici della Giunta
Regionale della Lombardia. Opera dell'architetto Gio Ponti e di una
equipe di ingegneri di grande professionalità (tra cui Pierluigi
Nervi), è un edificio moderno e internazionale e tuttavia classico,
simbolo del boom economico della Milano del dopoguerra.
Costruito tra il 1956 e il 1960, rimane con i suoi 127,10 m. di
altezza l'edificio più alto di Milano. All'interno dei suoi 30
piani trovano posto la sala del Consiglio Regionale e gli uffici di
otto Direzioni Generali. I restanti uffici della Regione sono
distribuiti tra le altre sedi situate a Milano e nelle province
lombarde.
Breve storia
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Nel 1950
la società Pirelli decide di realizzare una nuova sede direzionale,
che Alberto Pirelli già immagina essere un avveniristico
grattacielo.
Tra le varie alternative viene scelta l'area di Piazzale Duca
d'Aosta, dove sorgono i vecchi stabilimenti della "Brusada",
anche perché impone minori vincoli architettonici. |
La Brusada, sede
centrale della Pirelli
verso la fine degli anni '30 |
Nel giugno
1953, è pronto il preventivo a cura dello studio Valtolina
Dell'Orto. L'importo totale ammonta a circa 3 miliardi e 600 milioni
(650 per la struttura a rustico, un miliardo e mezzo per le opere di
finitura, un miliardo e 100 milioni per gli impianti, 350 milioni
per l'arredamento). La superficie preventivata è pari a 33.000 m²,
per un costo di 100.000 lire al mq. |
La
Stazione Centrale di Milano e l'area della Brusada all'inizio dei
lavori per la costruzione del grattacielo |
Ultimata
la demolizione dello stabilimento della "Brusada", tra
giugno e dicembre del 1955, si dava corso all'impianto di cantiere e
alla preparazione dell'area con gli scavi e la bonifica del terreno.
L'impresa prescelta fu la Bonomi, che per l'occasione si presentò
in associazione con la Comolli. |
L'associazione
"Bonomi Comolli SILCE SPA" poteva offrire sufficienti
garanzie per la realizzazione dell'opera (l'Ing. Santo Comolli si
era distinto per la costruzione del Grattacielo Piaggio di Corso
Sempione a Milano). Il 12 luglio 1956 avviene la posa ufficiale
della prima pietra. Il cantiere e i suoi lavori vengono gestiti
direttamente dalla Pirelli attraverso l'istituzione di un ufficio
dedicato: "Ufficio Nuova Sede", |
Veduta generale del
cantiere ripresa da via Pirelli, è visibile, sulla sinistra, la
caratteristica forma della torre |
da
Giuseppe Magnoni che faceva parte del disciolto servizio impianti, e
dall'ing. Luciano Monteferrario, capocantiere. |
Solo
la direzione lavori sarà affidata a degli esterni: gli ingegneri
Valtolina e Fornaroli (e ai relativi studi).
Cuore e vanto del cantiere è l'impianto di produzione del
calcestruzzo, studiato per rispondere alle necessità di
confezionare a terra calcestruzzi con
dosaggi perfettamente calibrati di cemento e inerti speciali. Gli
impasti, dopo la pesatura, vengono trasferiti automaticamente e
alternativamente alle due betoniere che lavorano in parallelo
versando l'impasto direttamente nelle benne degli elevatori. Questo
sofisticato sistema rese possibile la conclusione dei lavori con
anticipo sul programma previsto e senza infortuni. |
Il Grattacielo Pirelli
in costruzione |
La centrale di
betonaggio e gli elevatori di calce struzzo |
Si è valutato che sulle fondamenta sarebbero
gravate circa 60.000 tonnellate (peso pari a quello di 12.000
elefanti africani).
Un ufficio
open-space agli inizi degli anni '60 |
Il Grattacielo, agli
inizi degli anni 60 |
Nei riguardi di quest'opera fu fatta una
mirata campagna di comunicazione utilizzando quotidiani e stampa
specializzata. La costruzione del grattacielo fu seguita dai mass
media, dall'inizio del cantiere, luglio 1956, al compimento della
struttura (getto dell'ultimo solaio 2 agosto 1958) fino
all'inaugurazione avvenuta il 4 aprile 1960.
Il Centro Pirelli aveva una popolazione
complessiva di 2000 persone circa; 1200 dipendenti dell'Azienda più
la popolazione dei piani degli uffici e dei negozi affittati.
Nel 1978 il grattacielo viene venduto alla Regione Lombardia.
Le trattative vengono condotte da Leopoldo
Pirelli e da Cesare Golfari, l'allora Presidente della
Regione. Nel Giugno 1978 fu approvata la legge regionale che dava
mandato alla giunta di procedere all'acquisto (nonché alle
necessarie ristrutturazioni). Il costo dell'operazione fu di 52
miliardi: 43 per la torre e l'autorimessa, 6 miliardi e 20 milioni
per l'IVA, oltre a 230 milioni di oneri e spese tecniche (contratto,
perizie, ecc…); infine un miliardo e 750 milioni per la dotazione
di mobili e attrezzature.
I principali lavori che hanno interessato il
grattacielo da quando è stato acquistato dalla Regione Lombardia,
sono stati la trasformazione del centro meccanografico nella nuova
sala consiliare (la prima seduta è stata effettuata il 2 giugno
1980), la ristrutturazione dell'ingresso di rappresentanza, della
presidenza, della vice presidenza. L'aspetto più cospicuo riguarda
la trasformazione degli uffici e dei servizi nonché un generale
adeguamento dell' impiantistica, affidata nel 1983 all' Intertecno
con la supervisione dell'Architetto Bob Noorda.
Palazzo
della Regione
Grattacielo Pirelli
Via Fabio Filzi, 22 - 20124 Milano |
E' sede delle Direzioni
Generali:
Presidenza
Rapporti con il Consiglio regionale e affari istituzionali
Affari Generali
Risorse finanziarie e bilancio
Infrastrutture e mobilità
Territorio ed urbanistica
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"Le immagini
storiche e i testi sono tratti da materiali messi
gentilmente a disposizione dall'archivio storico della
Pirelli. Si ringrazia la dottoressa Viviana Rocco per la
preziosa collaborazione" |
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